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REGGIO CALABRIA - Dall’inferno al paradiso. Dall’ennesima sconfitta ad un successo che potrebbe cambiare il destino di una stagione disastrata. La Reggina batte in rimonta il Lecce e lascia il fondo della classifica dopo un eternità. Gli amaranto di Alberti capovolgono il risultato negli ultimi minuti di gara strappando con le unghie tre punti vitali in chiave salvezza. Eppure per gli amaranto l’inizio è da incubo. Al Granillo sono i salentini a fare la voce grossa . Pronti via e Moscardelli schiaccia Cirillo e pallone portando avanti i salentini. La Reggina prova a reagire, ma crea solo confusione. Il Lecce affonda il piede sull’acceleratore e per poco non cala il bis. Questa volta Cirillo è più attento ed evita lo 0-2.
Passato lo spavento gli amaranto rialzano la testa e nella ripresa riaprono il match. Fuori uno spento Balistreri, all’esordio, dentro un più vivace Viola. E’ proprio il neo entrato a guadagnarsi il calcio di punizione sugli sviluppi del quale Masini realizza il pari ed il suo primo gol con la maglia reggina. E’ la svolta. E quando sia Lepore che Moscardelli sbagliano clamorosamente il nuovo vantaggio ospite, i calabresi capiscono che è la serata giusta per cambiare marcia in campionato. L’orologio segna il minuto 87, Viola raccoglie un cross dalla destra ed in spaccata impegna Caglioni, sulla ribattuta si avventa Maimone che scarica il pallone in fondo al sacco con rabbia. Quella che ha fatto la differenza tra Reggina e Lecce.