Stando al dispositivo, la società lametina è stata pizzicata “per indebita presenza nel recinto di gioco e nella zona antistante gli spogliatoi, al termine della gara, di persone non identificate, ma riconducibili alla società”, ma anche “per insufficiente fornitura di acqua calda alle docce degli spogliatoi della squadra avversaria”. Nel corso del torneo anche la Reggina era stata punita per questo episodio. Una macchia, in una domenica da incorniciare per il club vigorino, ritornato al successo dopo tre mesi esatti dall’ultima volta. E se a Lamezia la multa ha strappato, probabilmente, qualche sorriso, a Catanzaro i 1000 euro inflitti alla società giallorossa, per il solito problema dei petardi introdotti e fatti esplodere, ha mandato su tutte le furie il patron dell’Uesse, Giuseppe Cosentino. Il numero uno del club dei tre colli ha avvertito tutti che se dovesse essere comminata un’altra sanzione pecuniaria alla società per l’esplosione di petardi, o per altri comportamenti scorretti, potrebbe chiedere un risarcimento “forzato”  attraverso l’aumento di due euro del prezzo del biglietto di ingresso alla partita casalinga successiva.