L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione Karol e i numeri primi, creata da Barbara Sidoti insieme al marito, in onore del proprio bambino affetto da una malattia genetica rara e prematuramente scomparso
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La disciplina della Boccia Paralimpica è stata presentata ieri con un evento al Palamangione di Gioia Tauro. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione Karol e i numeri primi, creata da Barbara Sidoti insieme al marito Valerio, in onore del proprio bambino affetto da una malattia genetica rara e prematuramente scomparso. L’associazione fornisce supporto alle famiglie con figli con disabilità e aiuta i piccoli a cimentarsi nelle pratiche sportive, in modo particolare nel gioco della boccia paralimpica.
L'evento a Gioia Tauro
L’evento, primo in assoluto in Calabria, ha visto la presenza di: Simona Scarcella sindaco di Gioia Tauro, vicesindaco e assessore allo sport Antonino Parrello assessore allo sport e alcuni membri dell’ amministrazione comunale; Lorenzo Targa, responsabile nazionale Aiab e commissario tecnico nazionale boccia; Francesco D’Ambrosio presidente regionale Fib Calabria; Antonello Scagliola presidente comitato paralimpico Calabria; don Giovanbattista Tillieci; Il maresciallo maggiore Giuseppe Ciotola e la sezione della Croce Rossa di Gioia Tauro con la presidente Maria Giovanna Ursida. C'erano inoltre Mariangela Giovinazzo, delegata comunale politiche sociali e welfare, e Michele Verzí, Garante delle persone con disabilità del comune di Gioia Tauro.
Barbara Sidoti, che è anche diventata arbitro della disciplina presentata, nel suo intervento ne ha evidenziato i benefici che apporta ai ragazzi con disabilità. Anche persone con disabilità gravi riescono a cimentarsi in questa pratica sportiva molto inclusiva, inserita nel programma dei Giochi paralimpici. La boccia paralimpica è rivolta ad atleti in carrozzina, che vengono poi classificati in base a determinati criteri, in categorie: BC1, BC2, BC3, BC4 e BC5. Dipende se riescono a lanciare la boccia con mani o piedi, se competono in piedi, in carrozzina, con l’ausilio di un assistente o se utilizzano un dispositivo, come ad esempio una rampa, per tirare la palla. L’amministrazione comunale ha garantito l’impegno per diffondere questa e altre attività a favore delle persone con disabilità, per fare di Gioia Tauro una città sempre più inclusiva.