Dopo l'eliminazione dai play off di Serie C, a opera del Foggia, e il conseguente addio al sogno della promozione in B, la società del Crotone si è chiusa in un comprensibile silenzio. Una pausa che è servita al sodalizio pitagorico per analizzare metabolizzare la disfatta e programmare la ripartenza. 

A rompere il silenzio ci ha pensato direttamente il presidente Gianni Vrenna, che oggi ha tenuto una conferenza stampa.  «È stato un momento di riflessione - ha esordito Vrenna - soprattutto per la delusione. La Lega Pro purtroppo è l’inferno del calcio e le regole non aiutano e sono fuori dal mondo. Una squadra non può stare ferma un mese intero».

Il presidente del Crotone ha parlato anche di futuro partendo da alcune novità per quanto riguarda sia figure dirigenziali che tecniche: «Ci sarà un nuovo direttore sportivo - ha affermato Vrenna -, salutiamo Fabio Conti. Con il Direttore Generale sceglieremo anche il nuovo allenatore».

«Cosa mi aspetto dal nuovo Direttore sportivo? Una persona che venga qui e che ci metta la faccia. Nel bene o nel male. Si dovrà ripartire con i giocatori che hanno un contratto abbordabile per la Lega Pro. Una cosa però è certa – chiarisce il presidente Vrenna - prima di tutto dobbiamo abbassare il monte ingaggi, perché 7 milioni e mezzo sono troppi. Se vorranno rimanere? Dovranno abbassare le pretese. Poi ci saranno i giovani che accoglieremo se decidessero di sposare la causa Crotone. Salvaguarderemo il bilancio anche perché abbiamo 34 giocatori sotto contratto e non è detto che non si possa vincere con i giovani».

«Dobbiamo tornare alla dimensione “Crotone” - ha detto il presidente Vrenna -, quella attuale non è la dimensione di questa città. Per questo territorio la Lega Pro è già tanto, se torniamo alla nostra dimensione potremo fare bene, programmando e ripartendo da umiltà e consapevolezza. Questo, però, non vuol dire non avere ambizioni».