Il pareggio è giusto e se negli ultimi istanti di partita il Venezia avesse avuto maggiore fortuna anziché cogliere due traverse, il Cosenza avrebbe potuto recriminare. Un tempo per parte ha fruttato un 1-1 che gli ospiti accolgono con grande entusiasmo e che i padroni di casa mettono in saccoccia guardando avanti. Fino al break i Lupi hanno dato dimostrazione di essere compagine quadrata e solida, un undici che sa ciò che vuole. Rientrati dagli spogliatoi, invece, ha pesato la grande qualità degli arancioneroverdi e la presenza di calciatori che ambiscono a giocare in Serie A nel minor tempo possibile.

Meroni recupera e gioca

Caserta non ha fatto pretattica quando in conferenza spiegò che avrebbe valutato Meroni fino all’ultimo. Il calciatore parte così dall’inizio dopo aver dato al tecnico le giuste garanzie, ma alzerà bandiera bianca nella ripresa. Torna anche Voca che rileva Arioli sulla trequarti, mentre l’altra novità rispetto a sette giorni fa è Rispoli. Al suo 4-2-3-1 si contrappone il 4-3-3 di Vanoli che schiera Pohjanpalo al centro dell’attacco con Johnsen e l’ex Pierini ai suoi lati. 

Proprio l’ala destra dopo un paio di giri d’orologio apparecchia la tavola a centro area per Tessmann, tuttavia il suo piattone è debole e Micai ha vita facile. Il Venezia spinge sulle fasce, ma è grazie al fuorigioco applicato alla perfezione che il Cosenza si salva dal capitolare strozzando l’urlo in gola a Busio. Il ritmo è altissimo ed entrambe le compagini dimostrano una vocazione offensiva apprezzabile. 

Rigore revocato al Venezia, passa il Cosenza

Jorenen per poco non combina una frittata (16’) su un retropassaggio, Micai invece risponde alla grande ancora su una staffilata dalla distanza di Tessmann (23’). Al 27’ lancio lungo per Pierini che taglia dalla destra, fa il suo ingresso in area ed entra in rotta di collisione con D’Orazio. Il contatto è leggero e il rigore concesso da Bonacina viene revocato dal Var. Al 38’ passa il Cosenza. Zuccon, ancora tra i migliori, pressa alto e riconquista una palla sulla trequarti scaricando su Mazzocchi. La traccia in orizzontale per Voca è giusta e il destro del kossovaro (leggermente deviato) vale il vantaggio.

Pierini, il gol dell’ex

Dagli spogliatoi il Venezia riemerge carico come una molla ed attacca a testa bassa. Candela trova spazio a destra, la palla arriva a Pierini che affetta come una lama nel burro la retroguardia dei Lupi trovando l’1-1 dopo appena 4’. Troppo morbida, però, l’opposizione di Venturi e Meroni. A differenza dei padroni di casa, i rossoblù non approcciano bene e rischiano di finire subito sotto: Pohjanpalo da due metri spara alle stelle e grazie gli ospiti. I lagunari spingono, alzano il tasso qualitativo delle giocate e Caserta ricorre a degli accorgimenti: il primo è Marras per D’Urso. Il secondo, forzato, è Sgarbi al posto di Meroni.

Finale da brividi

Fino al triplice fischio finale nessuna azione degna di note, se non il cartellino rosso preso da Vanoli. Un attimo prima dello stop, tuttavia, il Venezia coglie due volte la traversa: Gytkjaer e Lella sono sfortunati e il Cosenza tira un sospiro di sollievo. Poi Venturi stoppa Bjarkason solo davanti a Micai e blinda il punto.

Il tabellino di Venezia-Cosenza

VENEZIA (4-3-3): Joronen; Candela, Sverko, Idzes, Zampano; Busio (27' st Gytkjaer), Tessmann, Ellertson (1' st Bjarkason); Pierini (27' st Cheryshev), Pohjanpalo (40' st Olivieri), Johnsen (37' st Lella). A disp.: Bertinato, Grandi, Altare, Modolo, Ullmann, Andersen, Da Pozzo. All. : Vanoli
COSENZA (4-2-3-1): Micai; Rispoli (35' st Fontanarosa) Meroni (17' st Sgarbi), Venturi, D’Orazio; Zuccon, Calò; D’Urso (12' st Marras), Voca, Mazzocchi (17' st Arioli); Tutino (35' st Zilli). A disp.: Lai, Marson, Occhiuto, Praszelik, Crespi, Novello. All.: Caserta
ARBITRO: Bonacina di Bergamo
MARCATORI: 38' pt Voca (C), 4' st Pierini (V)
NOTE: Spettatori circa 5mila con 359 ospiti. Espulso al 16' st il tecnico del Venezia Vanoli. Angoli: 6-2 per il Venezia. Recupero: 5' pt - 8' st