VIDEO | Entrambe le squadre sono al quarto posto in classifica e quindi in palio ci sono punti pesanti. In difesa rientra Martinelli dalla squalifica
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Una rivalità che dura da 50 anni. Una partita che non può essere banale, anche se il peso “esterno” non ci sarà per via delle porte chiuse e quindi niente tifosi. Impegno in Sicilia per il Catanzaro. Quello di domani del Massimino (in campo alle 15) è uno scontro diretto che non si può steccare. L’ultima gara del 2020 vede i giallorossi di scena a Catania. Si affrontano due squadre appaiate in quarta posizione e quindi una vittoria assumerebbe un peso doppio per entrambe.
Alla gara gli etnei vi arrivano rinfrancati dall’exploit di Potenza firmato da Manuel Sarao, guarda caso un ex giallorosso. Per il Catanzaro, invece, un pari interno con la Juve Stabia fra luci e ombre, anche per via di una gestione della partita che non ha convinto.
C’è un aspetto positivo: la squadra di Calabro ha segnato 8 volte nelle ultime tre giornate, con sette marcatori diversi. Ciò significa che ci sono le condizioni per colpire e che tutti sanno rendersi utili alla causa. Dovrà essere così anche a Catania, dove potrebbe esserci spazio dal primo minuto per Matteo Di Piazza in attacco: anche lui è un ex e quindi ci tiene a fare bella figura contro i siciliani. E lo stesso vale per Curiale, in ballottaggio per una maglia da titolare. In difesa rientra Martinelli dopo la squalifica.
Sfida suggestiva, allora, quella fra Catania e Catanzaro. Grande rivalità fra le due tifoserie, ma si gioca a porte chiuse e si potrà tifare soltanto da casa. Precedenti poco favorevoli per le aquile in Sicilia: in 27 gare di campionato, 5 vittorie, 6 pareggi e 16 sconfitte. Nel 2018 l’ultima affermazione in trasferta del Catanzaro: 2-0 firmato da Kanoute e Giannone. L’anno scorso, invece, proprio a causa del covid l’incontro non si è disputato.