Tanta commozione per Gigi Marulla, da oggi a tutti gli effetti cittadino onorario post-mortem di Cosenza. Il sindaco di quella che era diventata a tutti gli effetti la sua città ha conferito alla famiglia l’importante e simbolica onorificenza. Mario Occhiuto ha anche depositato sulla lapide del Tamburino di Stilo una corona di fiori. La moglie Antonella, i figli Ylenia e Kevin hanno ringraziato sentitamente.

Kevin Marulla trattiene a fatica le lacrime, evidenziando come questo sia «il sigillo definitivo della città». Il breve profilo tracciato del padre abbraccia tanti ambiti. «A partire da quello che ha fatto in campo, per proseguire con il rapporto con la gente che ancora oggi testimonia il suo amore verso di lui. Senza dimenticare il centro sportivo che ha lasciato in eredità al tessuto sociale dell'area urbana. La sua umiltà e la sua generosità sono alla base dei gesti di stima che si susseguono. E per arrivare a ciò, non basta quello che si fa sul rettangolo verde. Sono orgoglioso - ha concluso - di quello che ha lasciato dal punto di vista umano».

Gli ha fatto eco Occhiuto. «Con questa cerimonia concludo il mio mandato - ha detto -. Marulla è un eroe dello sport ricordato da tutti i cosentini pur non essendo nato a Cosenza. Non è la nascita che ti lega all'identità di un territorio, ma è quello che si fa. Gigi Marulla è stato un campione nello sport, il capocannoniere della nostra ultracentenaria storia, ha dato esempio non solo nel mondo del calcio, ma anche nella vita. Ha aiutato le persone bisognose silenziosamente».

Alla cerimonia era presente l’ex presidente del Cosenza Calcio 1914, Paolo Fabiano Pagliuso. Tra i più provati, ha salutato affettuosamente tutta la famiglia. In rappresentanza dell’attuale proprietà, invece, l’ufficio stampa Gianluca Pasqua. Ha presenziato anche il consigliere comunale Andrea Falbo, primo firmatario della proposta discussa a Palazzo dei Bruzi e partorita da Nelly Celestino. Con lui consigliere regionale Pierluigi Caputo e il candidato a sindaco Francesco Caruso.