Cosenza calcio, Gennaro Tutino e quella prodezza tecnica scritta nel destino

Due giorni prima del match contro il Venezia, il calciatore rossoblu aveva inaugurato a Castiglione Cosentino un'opera artistica raffigurante il gesto della rovesciata 

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di Salvatore Bruno
3 maggio 2019
20:43

Quella sforbiciata Gennaro Tutino l’aveva promessa alle centinaia di tifosi rossoblù intervenuti il 29 aprile scorso a Castiglione Cosentino, alla cerimonia di inaugurazione dell’installazione metallica, realizzata dall’artigiano Gianni Zicarelli, intitolata Lo sport è bellezza. L’opera raffigura il gesto tecnico della rovesciata, storicamente immortalato sulle bustine delle figurine dei calciatori. Un segno del destino forse. Sicuramente una lieta circostanza, maturata proprio a ridosso del match contro il Venezia durante il quale l’attaccante partenopeo ha infilato il portiere avversario, esibendosi in un’acrobazia da far venire giù lo stadio, siglando il momentaneo vantaggio dei lupi. Dunque la cittadina che negli anni novanta ospitava regolarmente gli allenamenti della formazione silana, ancora una volta ha portato fortuna ai lupi. Prima di inaugurare la stele, Tutino e l’allenatore Gigi De Rosa, avevano conversato con il giornalista Alessandro Russo sul tema della bellezza nel calcio e nello sport, regalando alla nutrita platea aneddoti e ricordi della storia passata e recente del Cosenza. Quindi la festa finale con selfie, foto e decine di autografi per la stella Tutino, amatissimo dal pubblico di Castiglione.

 


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