Una vittoria sofferta, arrivata dopo la roulette dei rigori e le porte della finale di Euro 2020 che si spalancano per l'Italia. Un traguardo quasi insperato alla vigilia della competizione continentale ma che si è materializzato a Wembley davanti ai 60mila presenti allo stadio. Tra questi anche 10.000 italiani, tutti residenti nel Regno Unito (non sono stati venduti biglietti ai non residenti) e molti tifosi calabresi

A rappresentare la terra Calabra contro le furie rosse non ci sono solo il calabro-brasiliano Emerson Palmieri, in campo dal primo minuto e Domenico Berardi, entrato nel corso del match, ma anche tanti calabresi sugli spalti. Molti muniti di striscione personalizzato per rimarcare ancora di più le origini. Ci sono due tifosi che arrivano da Cosenza con il loro "l'Italia non si Spagna", un gioco di parole dialettali per far capire che i tifosi azzurri ed i giocatori in campo non hanno paura delle furie rosse. 

 

C'è anche un tricolore con la scritta "Lamezia", inquadrato dalle telecamere durante i calci di rigore, appeso alle spalle della porta difesa a rotazione dal portiere spagnolo Unai Simon e da Gigio Donnarumma. Ci sono anche Bruno e Dario da Filadelfia che, muniti di smartphone, realizzano un video durante il rigore decisivo calciato da Jorginho. Tanti aneddoti marchiati Calabria che hanno portato fortuna alla nazionale di Mancini. 

Una vittoria che ha poi fatto scatenare la gioia in tutta la Penisola ed ovviamente anche in Calabria, dove non sono mancati i consueti caroselli delle auto e la gente in piazza. Tra le curiosità: a Nocera Terinese i locali club di Juventus e del Milan si sono gemellati per l'occasione. Insomma un successo capace anche di unire. E adesso tutti in finale a tifare Italia.