La Reggioravagnese è prima in classifica: è questo il resoconto principale del nono turno del campionato di Eccellenza che, di fatti, restituisce la vetta alla squadra amaranto. Una vittoria importante non solo perché ha sancito il rinnovato primato, ma anche perché è arrivata nel derby contro il Bocale, e si sa che i derby sono sempre intensi e attesi.

Termina 0-3 dunque il match, con il punteggio maturato interamente nel secondo tempo e aperto dal gol di Baldeh e con la partita che rimane in bilico fino ai minuti di recupero, quando cioè arrivano gli altri due gol griffati da Puntoriere e De Leon. La squadra reggina riprende la sua corsa.

Parla il ds Misiti

Intervistato nel post gara dai microfoni ufficiali del club, ecco le parole del direttore sportivo Giuseppe Misiti: «Faccio innanzitutto i miei più sinceri auguri di pronta guarigione al portiere del Bocale, Druetto, che è rimasto coinvolto in uno scontro fortuito con un nostro calciatore e prontamente soccorso dai sanitari presenti. Purtroppo sono episodi che nel calcio possono succedere». L'analisi del match: «In questa gara siamo riusciti a vedere due aspetti della nostra squadra. Nel primo tempo non siamo riusciti a superare l'ottima difesa del Bocale ma abbiamo avuto più qualità nel dominio del pallone e dunque nel possesso, anche se loro si sono chiusi bene. Nella ripresa la partita è stata sbloccata dalla qualità dei nostri velocisti, con Baldeh che ha aperto le marcature. Da lì è stato più semplice trovare spazi anche se il Bocale, nonostante le assenze, si è difeso bene con Barnofsky e il suo compagno di reparto che avevano preso le misura proprio a Baldeh. In seguito il mister ha optato per un cambio tattico che ha poi deciso la partita. Siamo consapevoli di avere in panchina uno degli allenatori più preparati della categoria».

Riecco la vetta delle classifica: «Non possiamo nasconderci - conclude Misiti - guardiamo la classifica e siamo contenti, ma dobbiamo continuare a lavorare con umiltà perché ogni qualvolta che questa squadra si esalta rischia di avere delle ricadute mentali, perciò dobbiamo volare bassi»