Gli atleti formeranno le fondamenta della squadra guidata in panchina da Renato Mancini. Guerrisi: «Lotteremo per la città». Infusino: «Una maglia che ha un significato importante per me e la mia famiglia»
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La Gioiese riparte dai giocatori di Gioia Tauro per formare le basi solide della squadra con cui affrontare il campionato di Eccellenza 2024/2025. La società ha fatto sapere che agli atleti locali sarà dato il compito di formare un gruppo coeso per portare più in alto possibile la squadra.
I primi acquisti del nuovo corso, messi a disposizione del neo tecnico Mancini, sono stati difatti proprio due calciatori di Gioia Tauro: il generoso centrocampista Ferdinando Guerrisi, classe '92, proveniente dal Bocale, ma veterano in maglia viola, avendola indossata con successo in passato tra Serie D ed Eccellenza; e la guizzante punta esterna, Lorenzo Infusino, classe 2001, ex Gallico Catona, Palmese, Cittanovese. Entrambi in passato sono già stati allenati, in stagioni diverse, da mister Renato Mancini a Locri.
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«Per me è un'emozione indescrivibile ritornare a Gioia Tauro e vestire la maglia viola, colore che porto addosso da quando ero piccolino - afferma Ferdinando Guerrisi -. Abbiamo anche vinto il triplete un anno e mezzo fa ed è stato fantastico, a distanza di dieci anni da quando l'avevo già vinto sempre nel campionato di Eccellenza nel 2013. Sapevo da tempo che c'era la possibilità di ritornare alla Gioiese. Ho lavorato due anni fa con questo mister, speriamo di fare un buon campionato. Lotteremo per la città».
Entusiasmo manifestato anche da Lorenzo Infusino, che da tempo sognava di emulare le imprese del padre Giuseppe e dello zio Ernesto, autentiche bandiere del passato Gioiese. «Finalmente, sono felice di arrivare alla Gioiese - ha dichiarato ai nostri microfoni Infusino - una maglia storica che ha un significato particolare per me e la mia famiglia, anche mio padre l'ha indossata, mio zio, e mio nonno è stato presidente. Quando la gioiese chiama non puoi rifiutare. Ho detto subito di sì al presidente, non vedo l'ora di iniziare. Giocare per la propria città è una responsabilità e daremo il 100%. Anche a chi verrà da fuori faremo capire cosa significa indossare la maglia viola»