Una squadra dall’età media non molto elevata, con pochi calciatori di esperienza e un organico che si è via via ristretto. Una società formata da poche persone, ma comunque capace di portare avanti il gioco del calcio a Scalea. E sopra a tutti ecco un tecnico aziendalista, competente, di poche, ma chiare parole e di molti fatti sul campo, che risponde al nome di Saverio Gregorace.

In una stagione nella quale in pochi davano credito allo Scalea, la formazione tirrenica ha saputo tenere testa a tutti gli avversari, tanto da terminare la stagione regolare in terza posizione e non solo. I nerostellati si sono regalati anche la soddisfazione della qualificazione alla finale play off, dove si sono arresi dinanzi alla Promosport. Rimane comunque un bilancio positivo per quella che ha rappresentato una piacevole realtà del campionato.

«Sono contento del lavoro svolto qui a Scalea – spiega il tecnico Saverio Gregorace - e mi preme ringraziare tutti coloro che mi hanno affiancato in questa bella avventura. Rivolgo un plauso ai ragazzi per quanto fatto nel corso di questa stagione che ci ha visto arrivare al terzo posto, raggiungendo altresì la finale play off. Con le giuste condizioni, ci sarebbero le basi idonee per ripartire».

Non è stata una stagione facile per lo Scalea, ma sotto la guida sicura di Saverio Gregorace, la squadra ha superato ogni difficoltà. Ad affiancare il tecnico ecco il preparatore atletico Angelo Forestieri, il vice Andrea Veneziano, il massaggiatore Natale Gentile e poi da non dimenticare il magazziniere Maurizio Pistorino, sempre vicino alla squadra. «Indubbiamente abbiamo attraversato un’annata travagliata, tribolata, affrontata con pochi elementi in organico, molti dei quali giovani ed alla prima esperienza in campionato. Nessuno fra gli addetti ai lavori ci pronosticava lì in alto, eppure siamo arrivati alle spalle delle candidate alla promozione diretta. E allora devo solo ribadire i complimenti ai ragazzi, così come rivolgo tanti in bocca al lupo alla Promosport per la fase nazionale degli spareggi».

La colonna portante dello Scalea è stata rappresentata proprio dal tecnico e sono in tanti ad augurarsi che lo stesso possa rimanere, magari con un progetto societario più ampio, allargato anche ad altre figure. «Per un po’ stacco la spina e mi riposo. Quindi parlerò con la società per capire se ci sono le condizioni per proseguire, altrimenti vedremo quel che offre il mercato. Sicuramente la priorità spetta allo Scalea, anche per capire le ambizioni e le intenzioni del club, se coincidono con le mie».