«Le donne che giocano a calcio hanno una determinazione incredibile». Francesca Stancati - collaboratrice Figc e delegata Coni - incastra l'intervista realizzata negli studi di Cosenza Channel - tra un'udienza e l'altra in tribunale. Avvocato di professione, da piccola inseguiva il pallone nel cortile di casa, unica femmina in mezzo a tanti maschi. Partite interminabili, interrotte soltanto dalla voce della mamma che le chiedeva di rientrare per completare i compiti rimasti a metà.

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«Un'esperienza incredibile che forma carattere e fisico». Francesca Stancati risponde così alla domanda su cosa significhi per una donna giocare a calcio. N'è passato di tempo da quando, il maschio di turno elargiva considerazioni non richieste, del tipo "questo non è uno sport per signorine". Se in Italia abbattere i pregiudizi e conquistare la normalità è stato difficile, in Calabria lo è stato un po' di più.

I tempi sono cambiati e il prossimo 5 aprile le Azzurre scenderanno in campo allo stadio "San Vito Marulla" di Cosenza per le qualificazioni agli Europei del 2025 e sfideranno la nazionale dei Paesi Bassi. Un evento sportivo straordinario, che sarà accompagnato da una serie di manifestazioni collaterali che Francesca Stancati, al momento, preferisce non svelare,