Un solo ko nelle ultime undici gare ufficiali. L’anno scorso, di questi tempi, squadra penultima in classifica, a quota 11, e con tanta preoccupazione per il futuro. Adesso il Bocale è al quinto posto in campionato, gode di ottima salute, è motivato al punto giusto e, soprattutto, nella bacheca di casa può esporre un trofeo storico. Per la prima volta il club reggino ha iscritto il proprio nome nell’Albo d’oro della Coppa Italia e adesso andrà a rappresentare la Calabria nella fase nazionale della manifestazione. L’entusiasmo continua e non può essere altrimenti in casa Bocale, dopo aver varcato, appunto, le porte della storia. In campionato invece, squadra in zona play off, in quinta posizione con la possibilità, sulle ali dell’entusiasmo, di fare ancora meglio. Ma è la conquista della coppa, ovviamente, ad aver mandato tutti in estasi, a cominciare da Costanzo Cloro, dirigente benemerito del calcio dilettantistico calabrese e direttore tecnico del Bocale. «A livello personale è un sogno che si avvera – spiega  il dirigente reggino – dopo trenta anni di calcio dilettantistico. Un trionfo per certi versi inaspettato, anche se passo dopo passo abbiamo iniziato a crederci un po’ tutti e l’abbiamo dimostrato sul campo, contro una signora squadra qual è il Sambiase, fra l’altro con merito in vetta al campionato. Allo stesso tempo a livello personale è una soddisfazione che arriva nell’anno in cui ho conseguito la Benemerenza sportiva. Sono felicissimo».

La squadra biancorossa non si pone limiti nel 2024: d’altronde il gruppo a disposizione di Cosimo Saviano ha dimostrato sul campo di essere capace di tutto e quindi il Bocale può rappresentare per davvero la mina vagante nel girone di ritorno. «Tutti noi abbiamo intenzione di migliorare e di toglierci altre soddisfazioni. Puntiamo a conquistare i play off – aggiunge Costanzo Cloro - ma rimanendo sempre umili, con tanta fame di calcio. Uniti si può sognare ancora».

Il direttore tecnico del Bocale rappresenta uno dei volti nobili del calcio calabrese. Passione e dedizione da parte sua, mai una parola fuori posto. Anche lui si è tolto una gran bella soddisfazione, che ripaga dei sacrifici, e che va ovviamente condivisa. «Il pensiero va alla mia famiglia, che mi supporta e alla quale tolgo spesso del tempo per coltivare questa passione. Dedico la vittoria al compianto Alessio Mercurio, che ha fatto parte in passato del Bocale. Quindi dedico questo trionfo ai dirigenti, allo staff tecnico e alla squadra, a tutto l’universo Bocale, insomma, con l’augurio di centrare nuovi traguardi».