Ennesimo riconoscimento per il tecnico di Rosarno in occasione di una manifestazione che evidenzia il lavoro svolto dagli associati reggini nel corso della stagione
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Non aveva certo bisogno di un premio, ma una targa fa sempre piacere, soprattutto se arriva dopo un cammino di grande rilievo. D’altronde i migliori attestati, per Rolando Megna, sono sempre arrivati dal campo. Quel rettangolo di gioco che lo vede protagonista da cinquant’anni, dapprima come calciatore e poi come allenatore. Una carriera, quella vissuta in panchina, che il tecnico di Rosarno ha portato avanti sempre a testa alta, fra promozioni e imprese sfiorate, salvezze incredibili e qualche delusione che fa comunque parte del gioco. Circa 600 presenze da allenatore e quest’anno grande impresa sfiorata con la Virtus Rosarno, squadra che ha portato dal 12° al 4° posto, vincendo il primo turno dei play off in trasferta e perdendo la finale senza sconfitta, ma solo per la peggiore posizione al termine della stagione regolare, nel girone B di Promozione.
La Virtus Rosarno targata Rolando Megna ha fatto 34 punti nelle 17 giornate della sua gestione. Un cammino da promozione. Ed è anche grazie a questa prepotente risalita che al trainer rosarnese è stato attribuito il “Premio Stefano Viola” giunto alla terza edizione, quale migliore allenatore del Reggino per ciò che riguarda il campionato di Promozione. Ospite d’onore Davide Possanzini, indimenticato centravanti della Reggina, neopromosso in B adesso da allenatore con il Mantova.
Sicuramente un bell’attestato di stima e il giusto riconoscimento per una nuova stagione vissuta sopra le righe, con un’esaltante risalita, pur dovendo fra l’altro giocare un paio di partite con un calciatore di movimento in porta! A sorpresa le strade con la Virtus Rosarno si sono divise, ma mister Megna ha ben poco da rimproverarsi. Il suo, come sempre, lo ha portato puntualmente a casa. Le chiacchiere lasciano il tempo che trovano. I fatti sono dalla sua parte.