Mezz’ala, centrale di centrocampo, play basso, terzino e, all’occorrenza, difensore centrale. Luciano Mazzone risponde sempre presente. Lo sanno bene i tecnici che lo hanno in squadra, il classe 2001 di Gioiosa Jonica è una pedina importante per duttilità e capacità tecniche; anche se, il centrocampo, resta il suo habitat naturale. Doti che Mazzone quest’anno mette a disposizione del San Luca, in Serie D, e che ha acquisito nel corso della sua ancora breve carriera partita dal settore giovanile della Juventus.

«La mentalità Juventus è diversa da tutte le altre. Sicuramente l’impatto che ti dà tutto l’ambiente è fortissimo - spiega il centrocampista -. È stata un’esperienza unica, importantissima sia a livello di crescita personale che come esperienza calcistica». Salutati dopo 4 anni i colori bianconeri Mazzone ha fatto diverse esperienze con la serie D come comune denominatore dall’Umbria fino alla Sardegna e la Sicilia, dove quel campionato lo ha vinto, col Messina. Poi il Città di Sant’Agata, che con il 2001 calabrese in campo ha guadagnato, per la prima volta nella sua storia, i playoff di Serie D. La scorsa stagione invece il ritorno in Calabria, al Locri, ancora nel massimo campionato dilettantistico italiano.

«È un campionato difficile in cui ogni partita è tosta da affrontare. Ci sono piazze molto importanti che arrivano ogni anno, come Reggio Calabria quest’anno, la passata stagione c’era il Catania». Al San Luca, Luciano Mazzone ritrova la guida tecnica di Renato Mancini, dopo la grande stagione culminata con un secondo posto raggiunto con il Locri, alle spalle proprio del Catania. «Sono contento di ritrovare mister Mancini, con lui c’è feeling sia dal punto di vista tecnico che umano. La scorsa stagione abbiamo fatto qualcosa di importante e spero che riusciremo a ripeterci centrando gli obiettivi di quest'anno. Per me è sempre una crescita, ogni partita che giochi, ogni allenamento che fai, migliori e impari qualcosa. Vale per tutti e io sento di poter crescere ancora tanto».