Che derby sabato pomeriggio. Il Cosenza fa secco il Como e lancia un messaggio inequivocabile ai cugini amaranto: al Granillo sarà una partita da tripla. I Lupi stanno bene, hanno resistito agli ospiti, colpito al momento giusto e neutralizzato ogni velleità. I gol di D’Urso, Rigione e Meroni fotografano la differenza tra un collettivo affamato ed un altro pieno di elementi con la pancia piena. Gli applausi del Marulla testimoniano invece l’alto gradimento per Voca, assolutamente sensazionale, e compagni.

Sorpresa Nasti

Dionigi vara il 4-2-3-1, ma la vera sorpresa è il terminale offensivo. Gioca Nasti dal 1’: bocciatura per Butic, altra panchina per Larrivey. Senza Vaisanen e Florenzi infortunati, tocca a Venturi in difesa e a Merola sulla trequarti. La formazione del Como fa paura. Longo posiziona Fabregas alle spalle di Mancuso e Cutrone e disegna una mediana con Baselli regista e il duo Blanco-Faragò interni. È quest’ultimo che dopo pochi minuti trova lo spazio giusto da limite per una rasoiata. Pelo e contropelo al palo, ma per fortuna dei Lupi dal lato esterno.

Uno-due micidiale del Cosenza

Il Como usa qualità, ma il Cosenza è arcigno e non si fa infilare. Gioca con foga e copre gli spazi. Dionigi perde Rispoli dopo 10’, ma il succo del discorso non cambia. Al 31’ i Lupi passano. Martino, entrato dalla panchina, scodella in mezzo e trova Merola a fare la guerra. La palla carambola sul destro di D’Urso che disegna un diagonale perfetto. È l’l-0 che fa esplodere il Marulla, già caldo di suo. La risposta del Como capita a Cutrone. Da due passi, da solo, calcia alle stelle dilapidando un’occasione colossale.

La legge del calcio non fa sconti e al 37’ Ghidotti esce a farfalle permettendo a Rigione di festeggiare al meglio il rinnovo fino al 2024. Il 2-0, però, non è il punteggio con cui si rientra negli spogliatoi. Vignali al 41’ accorcia le distanze, ma non mette un punto al primo tempo. In pieno recupero tutta la panchina dei Lupi entra in campo per reclamare un rigore per presunto fallo di Binks su Bresciani. Niente da fare, Pezzuto sorvola.

Dionigi passa al 3-5-1-1

Ad inizio ripresa, Matosevic riscatta alla grande l’indecisione che era costata il gol prima del break. Sbatte la porta in faccia a Mancuso che stava già pregustando il pari con la complicità di una deviazione. Dionigi  allora si copre passando al 3-5-1-1 inserendo Meroni e Vallocchia al posto degli esterni. Il match è complicato, piove e il Como cerca di alzare sensibilmente il baricentro. I padroni di casa però non soffrono mai e i lariani si limitano a scaraventare palloni in area nonostante la grande qualità di Fabregas. Al 37’ viene espulso Binks per doppia ammonizione e al 39’ Meroni fa 3-1. Il match si chiude qui, il finale è tutto per i fan del Cosenza che si preparano al derby di Reggio Calabria.

Il tabellino

COSENZA (4-2-3-1): Matosevic; Rispoli (11' pt Martino), Rigione, Venturi, Panico (23' st Gozzi); Brescianini, Voca; Merola (9' st Meroni), D'Urso (23' st Butic), Brignola (9' st Vallocchia); Nasti. A disp.: Marson, Camigliano, Calò, Kornvig, Sidibe, Larrivey, Zilli. All.: Dionigi
COMO (4-3-1-2): Ghidotti; Vignali, Scaglia, Binks, Cagnano (35' st Parigini); Faragò (26' st Chajia), Baselli, Blanco (26' st Da Riva); Fabregas; Cutrone (35' st Gabrielloni), Mancuso (18' st Cerri). A disp.: Vigorito, Iovine, Solini, Arrigoni, Celeghin, Odenthal, Delli Carri. All.: Longo
ARBITRO: Pezzuto di Lecce
MARCATORI: 32' pt D'Urso (Cs), 37' pt Rigione (Cs), 42' pt Vignali (Co), 38' st Meroni
NOTE: Spettatori: 6.076 di cui 4.480 paganti e 1.427 abbonati. Incasso di 60.762 euro. Espulso al 37' st Binks (Co) per doppia ammonizione. Ammoniti: Voca (Cs), Venturi (Cs) e il tecnico del Cosenza Dionigi. Angoli: 5-5. Recupero: 2' pt - 4' st