Il tecnico senza Marras, Rispoli e Rigione squalificati. In casa della capolista serve un'impresa per strappare un risultato positivo anche lontano dal Marulla
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Sulla carta è un impegno proibitivo. Il Cosenza sarà di scena domani pomeriggio sul campo della capolista Frosinone, l’unico club che è già sicuro di disputare l’anno prossimo il torneo di Serie A considerato l’ampio vantaggio maturato sulle inseguitrici. All’andata i ciociari si imposero al Marulla con il punteggio di 2-1, ma da quel pomeriggio i Lupi hanno cambiato aspetto. Dopo aver trovato continuità e punti al San Vito, cercano di fare lo stesso anche quando il calendario presenta un match esterno.
«Abbiamo bisogno di fare qualche punto lontano da Cosenza - ha detto stamattina il tecnico Viali in conferenza -. Frosinone è diventata importantissima per quello che siamo riusciti a fare nella scorsa partita. Dobbiamo capire che il primo avversario siamo noi stessi, quindi affrontiamo di petto l’aspetto mentale in trasferta. Voglio rivedere la squadra di Bari e del primo tempo di Como. Quando toccherà a noi mettere in difficoltà i gialloblù, bisognerà farlo senza paura».
La probabile formazione
Viali, finito nelle gag di tutti i programmi sportivi per la sua goffa rovesciata con cui ha festeggiato la vittoria sulla Spal, non potrà fare affidamento su Marras, Rigione e Rispoli appiedati dal giudice sportivo. Sicuramente ci saranno Nasti al centro dell’attacco e Brescianini a centrocampo. Davanti a Micai, invece, Venturi e D’Orazio sulle corsie laterali, Vaisanen e Meroni in mezzo. A centrocampo completeranno il pacchetto Florenzi e Voca, mentre sulla prima linea D’Urso ed uno tra Delic e Cortinovis.
«Delic e Nasti insieme? Avrebbero giocato loro con la Spal e possono convivere molto bene insieme – aggiunge l’allenatore dei Lupi -. Cosenza a due punte senza Marras? Abbiamo preparato situazioni diverse, ma è l’atteggiamento che deve essere quello di grande coraggio al di là della forza dell’avversario».
Viali, infine, torna ancora sull’aspetto mentale, che in settimana ha tentato di curare. «Abbiamo lavorato molto bene - ha chiuso -. Abbiamo provato a curare l’aspetto psicologico. Non è che in casa facciamo partite perfette, sia chiaro, ma riusciamo a convivere con gli errori con maggiore tranquillità». E i risultati alla fine arrivano…