Dopo le due illusorie vittorie, il pari in rimonta e la sconfitta che ha lasciato l’amaro in bocca, il Cosenza si è imbattuto nella batosta. Di quelle che fanno male. E che a questo punto della stagione potrebbe anche diventare fatale.

Valanga di gol

Senza appello il 5-1 incassato in casa dello Spezia con i bianconeri che assestano un micidiale uno-due nei primi venti minuti della gara. La sblocca Galabinov con una incornata perentoria in anticipo su Legittimo mentre il raddoppio arriva per merito di Gyasi, pronto a finalizzare in rete il delizioso pallonetto ancora di Galabinov poi costretto ad abbandonare la contesa per infortunio.

Palo di Baez poi il tracollo

I silani provano a rientrare in partita: Baez su calcio di punizione colpisce il palo ma si lamenta anche per un presunto fallo da rigore non ravvisato dall’arbitro. La condotta del direttore di gara fa a pezzi i nervi di Kevin Marulla, espulso in prossimità dell’intervallo. Nella ripresa il Cosenza si squaglia: Mastinu segna due volte in cinque minuti prima sugli sviluppi di un corner, poi trasformando in oro un preciso assist di Bartolomei.

La rete della bandiera

Bruccini trova il gol della bandiera, con una sventola dalla distanza su cui Scuffet non riesce ad opporsi. Ma la serataccia non è ancora finita e la punizione inflitta dallo Spezia si fa più pesante quando Nzola cala il pokerissimo depositando in fondo al sacco il pallone servito dalla destra da Gyasi. Contestualmente Juve Stabia e Ascoli sono andate a punti. Il distacco dalla zona play out si dilata arrivando a sei lunghezze.