Il primo pensiero del tecnico rossoblù al termine della partita persa per 2-0 va a Gennaro Tutino: «Il suo infortunio ci ha condizionato. Spero non sia niente di grave». Poi, sul gol annullato a Calò: «Non ho capito cosa abbia fischiato l'arbitro»
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Nella sala stampa del San Vito Marulla, il primo pensiero nel dopo partita va a Gennaro Tutino. La partita dell'attaccante è durata una manciata di minuti, il tempo di insidiare la porta difesa da Fulignati che una contrattura al flessore destro lo ha messo fuori causa. Tutino ha provato a ripartire, ma si è dovuto arrendere ed è uscito in lacrime dal campo. «Per noi è un giocatore fondamentale – commenta Caserta - Certamente ci ha condizionato il suo infortunio e subito ci siamo trovati nella necessità di cambiare qualcosa. Tutino spero si sia fermato in tempo. Ha sentito un problema al muscolo quando ha calciato. Ma non ha sentito fitte quindi speriamo non sia niente di grave. Gli esami diagnostici ci diranno qual è la situazione». In questa fase sono fuori causa anche Cimino e Meroli che si allenano a parte, mentre «Voca non era al meglio. Per questo gli ho preferito Antonucci».
Il secondo pensiero invece, è per il gol annullato a Calò: «Lo abbiamo rivisto a fine partita – ha detto il mister - Non ho capito cosa abbia fischiato l'arbitro. Poi è arrivata pure l'espulsione che ci ha messo in crisi. Negli ultimi minuti con la squadra protesa alla ricerca del pareggio siamo stati infilati di rimessa. Purtroppo è andata male. Siamo dispiaciuti per la città, per tutti noi. Chiediamo scusa perché non siamo riusciti a dare una soddisfazione ai nostri supporter. Ma abbiamo dato tutto sul piano della prestazione, quindi siamo comunque molto rammaricati. Sappiamo cosa rappresenta il derby per Cosenza e per il Cosenza. Ora però dobbiamo resettare la delusione e l'amarezza ed essere bravi a reagire già da domani ed a pensare alla prossima partita. Perché dopo la sconfitta dell'andata ci siamo poi trovati in un ciclo di gare in cui abbiamo mostrato qualche limite sul piano psicologico».
Caserta poi, spiega anche le sostituzioni: «Dopo l'espulsione ho cercato di mettere un uomo in più a centrocampo per spezzare il palleggio del Catanzaro. Ho atteso perché avevo già utilizzato uno slot nel primo tempo per l'infortunio di Tutino. Ho accentrato Forte e Mazzocchi ed ho tolto gli esterni, perché Antonucci era ormai senza forze ed in preda ai crampi. Mentre Marras l'ho dovuto sacrificare per provare ad accentrare il gioco. Ai ragazzi comunque non posso rimproverare nulla, ho visto una squadra che ha cercato fino alla fine di non perdere. Il Catanzaro inoltre – sottolinea Caserta - sta facendo un grande campionato. Ai tifosi chiediamo di starci vicino perché ne abbiamo bisogno. Forte? Non sta attraversando un momento positivo, ci aspettiamo tutti un po' di più da lui. Non nell'ambito dell'impegno che lo contraddistingue sia in partita ma anche durante gli allenamenti. Penso sia un problema mentale perché come tutti gli attaccanti ha bisogno del gol per riacquistare fiducia».
Il Cosenza ha dato la sensazione di perdere il ritmo nei momenti cruciali. Rispetto alla trasferta di Parma certamente un passo indietro: «Che dire? A Parma ci siamo espressi alla grande, contro il Catanzaro non è stata una brutta partita, certo il risultato può incidere sulle valutazioni. Però ci manca la continuità. E poi ci sono stati episodi sfortunati, non è un alibi questo, ma una verità. Ai tifosi chiediamo scusa, ma anche noi siamo amareggiati e delusi. Contro il Catanzaro sono state senza dubbio le due gare più sentite anche nella testa dei giocatori. Adesso bisogna essere bravi a reagire».