Dentro o fuori per il Cosenza Calcio. Domani pomeriggio contro la Spal al Marulla i Lupi si giocano una buona fetta di permanenza in Serie B. In uno scontro diretto dal valore enorme, gli uomini di William Viali non possono permettersi passi falsi. Sono chiamati a dare continuità alle ultime cinque prestazioni interne dove hanno conquistato due vittorie e tre pareggi. Stavolta, tuttavia, serve l’intera posta in palio.

Bisogna ripartire dalla notte magica con la Reggina. La vittoria nel derby ha ringalluzzito l’ambiente e quegli effetti sono ancora vivi nonostante il tracollo di Genova. Il 4-0 maturato al Ferraris, per certi versi, era quasi come se fosse stato messo in conto dalla tifoseria. A proposito, torneranno gli ultrà della Curva Sud sugli spalti, mentre restano oltranzisti quelli della Curva Nord. Nessuno dei gruppi organizzati, tuttavia,  interromperà la contestazione verso il presidente Eugenio Guarascio.

Viali: «Serviranno gli attributi»

Il tecnico rossoblù non gira intorno al nocciolo del discorso. «Solo un risultato farà la differenza domani e per ottenerlo ci vogliono gli attributi e la determinazione nei momenti giusti della gara. L’idea su come farlo l’abbiamo e la tattica viene in secondo piano domani. Quello che conta – spiega in conferenza stampa – è la presenza all’interno della partita. Non possiamo regalare nulla. Rendimento difensivo? Su 29 gol incassati, 21 sono stati subiti in trasferta. C’è un divario eccessivo tra i rendimenti. È un dato oggettivo. Ora però voglio concentrarmi sulla gara con gli emiliani».

Marras c’è, Delic no

 Per ciò che riguarda la formazione Nasti guiderà l’attacco, probabilmente con Marras ed uno tra D’Urso e Cortinovis a sostegno. A centrocampo pronto a tornare dal 1’ Aldo Florenzi, in porta l’indiscutibile Micai.«Marras è ok. Rientrano Voca e Finotto – taglia corto Viali -. Non ci sarà Delic, colpito da attacco febbrile. Ho convocato Novello della Primavera. Nasti? A Genova è rimasto isolato e non doveva succedere ma lo abbiamo fatto perché volevamo la palla sui piedi. Cortinovis e D’Urso sono due calciatori con grandi qualità, ma devono imparare a giocare con la palla nello spazio, soprattutto il primo che è più giovane e deve mettere questo nel suo bagaglio».