Cosenza-Spal di domani pomeriggio, fischio d’inizio ore 14, rappresenta un’opportunità importante per i Lupi. I rossoblù possono ingigantire il solco che già ora li separa dalla zona playout, portando la propria imbarcazione sulla terra ferma. Il Marulla, a tal proposito, nelle intenzioni di Zaffaroni deve tornare ad essere il fortino della prima parte di stagione. Ecco perché la partita è di quelle cruciali.

«Affrontiamo una squadra che vanta individualità importanti - spiega il tecnico -. Sono la compagine che ha fatto più tiri in porta in tutto il campionato. Ma al di là dell’avversario, siamo molto concentrati su noi stessi. Questo non vuol dire non rispettare gli emiliani, ma dobbiamo guardare al nostro percorso ed a quello che dobbiamo migliorare. Vale a dire il famoso secondo step da completare».

Possibile conferma della formazione di Parma

I Lupi provengono da un pareggio che sta stretto, ottenuto sul campo della corazzata Parma. Al cospetto di Tutino e Vazquez hanno imposto il proprio gioco e la maggiore freschezza. È dal secondo tempo del Tardini, pertanto, che Rigione e compagni devono ripartire. Probabilmente lo faranno non cambiando l’abito di domenica scorsa. L’unico ballottaggio è alimentato da Boultam e Vallocchia a centrocampo, con Situm e Anderson che possono mantenere i loro posti sulle corsie laterali. In difesa più Venturi che Pirrello. Cosenza-Spal sarà anche l’occasione per mettere a confronto due centravanti come Gori e Colombo. Entrambi in ascesa, vogliono sfruttare la Serie B come trampolino di lancio. Il bomber dei Lupi farà coppia con Caso.

Sedici titolari

Zaffaroni, nel presentare il match, cerca di abbattere lo stereotipo della titolarità. «Nel calcio moderno, ormai, partire dall'inizio o subentrare è un dettaglio. Quando si prepara una gara, ma anche nell'arco della stagione più in generale, è cambiato il modo di ragionare sulla formazione. Non su undici calciatori e qualche cambio, ma su numeri differenti. Questo perché, con tante sfide ravvicinate, ognuno è importante. Chiunque - chiude l’allenatore dei Lupi - può risultare utile per 60’ o per 30’ in base alle esigenze del collettivo».