I lupi tirano una sola volta in porta oltre al rigore trasformato da Butic per il 2-1. Meritata la vittoria dei liguri. Gemellaggio tra i tifosi
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Una giornata di festa per il gemellaggio tra tifosi del Cosenza e del Genoa rovinata dal risultato finale. I rossoblù liguri sbancano il Marulla innescando i fischi del popolo dei Lupi. Dopo il derby di Reggio Calabria è arrivata un’altra partita sotto tono, con appena un tiro in porta. Rigore del 2-1 a parte, ovviamente. Troppo poco se si considera che Brescianini e compagni hanno giocato per più di metà partita in superiorità numerica. All’orizzonte la trasferta di Ferrara con la Spal, altro scoglio difficile da superare.
Dionigi con il 3-4-1-2
Dionigi aveva preannunciato un cambio di modulo e dà seguito alle parole della vigilia con il passaggio al 3-4-1-2 dove D’Urso riceve i compiti di legare trequarti e centrocampo. Fuori Larrivey, dal 1’ giocano Nasti e Butic che dopo pochi minuti chiama Martinez al volo plastico sotto la traversa. Blessin invece non si discosta dal 4-2-3-1 dove alle spalle del bomber Coda schiera Jagiello, Aramu e Gudmundsson.
Mano galeotta in area
Sono gli ospiti ad avere il pallino del gioco e a tentare di sfondare a destra prevalentemente con Jagiello su Panico. Alla mezzora, però, un cross di Gudmundsson viene smorzato dall’altra parte col braccio da Rigione: rigore. Coda, dopo due errori consecutivi dal dischetto al Marulla, stavolta spiazza Matosevic e porta avanti i suoi.
Strootman, gol da Serie A
La gioia dei Grifoni è smorzata parzialmente qualche minuto dopo dal secondo giallo rifilato dall’arbitro a Bani, in netta difficoltà contro Nasti. L’inferiorità numerica non ferma il Genoa che trova il raddoppio al 36’. Coda brucia Rigione su un lancio lungo, la retroguardia dei Lupi libera alla meno peggio, ma Strootman con una prodezza al volo fa 2-0.
La fiammella
Quando tutto sembra perso arriva il Var in aiuto del Cosenza. Al signor Baroni di Firenze viene segnalato un fallo di Sabelli su Panico che gli era sfuggito. Dopo una lunga attesa Butic dimezza le distanze su rigore e tiene vive le speranze dei Lupi. Dionigi lascia uno spento Calò negli spogliatoi e conferisce dinamismo al centrocampo con l’ingresso di Voca. Le occasioni latitano, anzi ne ha una doppia il Genoa. Al 37’ su una punizione tagliata di Pajac interviene due volte Vogliacco trovando la valida opposizione di Matosevic. Dopo il 90’ solo fischi dagli spalti per la compagine calabrese
Il tabellino di Cosenza-Genoa
COSENZA (3-5-2): Matosevic; Venturi, Rigione, Meroni (25’ st Merola); Rispoli (11’ st Brignola), Brescianini, Calò (1’ st Voca), D’Urso, Panico (12’ st Gozzi); Nasti (26’ st Larrivey), Butic. A disp.: Marson, Vaisanen, Camigliano, Kornvig, Sidibe, Vallocchia, Zilli, Arioli. All.: Dionigi
GENOA (4-2-3-1): Martinez; Sabelli, Bani, Dragusin, Pajac; Frendrup, Strootman; Jagiello (36’ st Ilsanker, 31’ st Vogliacco), Aramu (22’ st Yalcin), Gudmundsson (32’ st Tourè); Coda (22’ st Yeboah). A disp.: Semper, Agostino, Czyborra, Hefti, Badeji, Portanova, Puscas. All.: Blessin
ARBITRO: Baroni di Firenze
MARCATORI: 31’ pt Coda (G, rig.), 38’ pt Strootman (G), 52’ pt Butic (C, rig)
NOTE: Spettatori circa 6000 con 707 genoani. Espulso al 34’ pt Bani (G) per doppia ammonizione. Ammoniti: Rispoli (C), Meroni (C). Angoli: 6-3 per il Genoa. Recupero: 7’ pt - 5’ st