Se n’è andato a 52 anni, Luigi Marulla, detto Gigi, storico attaccante poi anche allenatore del Cosenza. A stroncargli la vita in un caldissimo pomeriggio di metà luglio, un malore improvviso nella sua residenza estiva di Cavinia, sul tirreno cosentino. Marulla è stato portato in ospedale dove i medici gli hanno prestato le prime cure, ma è morto poche ore dopo il suo arrivo nel nosocomio di Cetraro.

Storica bandiera nonché icona del Cosenza, con lui va via un pezzo di storia importante, forse la più importante del club silano. Marulla è stato il top scorer di sempre in maglia rossoblu, con la quale ha giocato ben undici stagioni, tre in serie C ed otto in serie B, intervallate dalle esperienze con il Genova e l’Avellino.

Primo giocatore tra i lupi per presenze (ben 330) e per gol realizzati (91 reti segnate in campionato).

Terminata la carriera da bomber, Marulla è rimasto legato all’ambiente cosentino iniziando una nuova avventura in panchina partendo dalla
Primavera e arrivando a guidare anche la prima squadra in serie D.

Il suo è un addio che ha lasciato sotto shock il mondo sportivo calabrese. Piange Cosenza ma non solo. Cordoglio dal Sindaco della città bruzia, Occhiuto, al patron del Cosenza, Guarascio. E su Facebook i tifosi chiedono che il San Vito sia intitolato a Marulla. Ciao Gigi.