Il Cosenza marcia a vele spiegate verso il derby di Calabria. Sale l’attesa in città e i tifosi che hanno polverizzato i 750 biglietti, numero ritenuto decisamente esiguo, sono pronti a dare il dovuto sostegno a Tutino e compagni dal settore ospiti dello stadio Ceravolo. In settimana gli ultrà della Curva Sud hanno spronato i calciatori a spendere fino all’ultima goccia di sudore, pregandoli di lasciare da parte le emozioni e di concentrarsi solo sul campo. Così il capitano dei Lupi Tommaso D’Orazio sul calore che i supporter in trasferta garantiranno. «Dispiace che non possano essere tutti presenti – ha detto – ma sono sicuro che tutti coloro che verranno a Catanzaro non smetteranno mai di incitarci».

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Nell’ultima sfida disputata all’ombra dei Tre Colli nel 2017 arrivò un ko per la formazione allenata da Piero Braglia, destinata poi a completare uno storico salto di categoria. Quel giorno il punteggio fu di 2-1 per i padroni di casa ed inutile risultò la rete del terzino rossoblù nei minuti di recupero. Quell’acuto, ad ogni modo, resta l’ultimo nella tana dei rivali. «Sì, vero – ribatte -. Resta però solo un numero del passato. In questa settimana ci siamo preparati al meglio per affrontare un derby molto sentito. È quello che conta e ne siamo consapevoli pienamente». 

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Da capitano, Tommaso D’Orazio ha catechizzato a dovere lo spogliatoio. Nelle ultime due settimane ha trasmesso il significato dei prossimi 90 minuti facendo capire a tutti che in palio c’è qualcosa in più di una semplice partita. I compagni sembrano averlo recepito. «Conoscono benissimo l’importanza dell’evento, poi hanno avuto modo di prenderne contezza personalmente vivendo la città e stando a contatto con la gente. È lecito che il tifoso chieda il massimo, perché la rivalità tra le due curve è enorme. Dal canto nostro, però, siamo pronti al fischio d’inizio».