La prima delle tre magliette della Juventus con il numero 8 di Claudio Marchisio è stata battuta per 300 euro all'asta benefica organizzata nei locali del Fellini restaurant di Cosenza, per raccogliere fondi in favore di Oncomed. La seconda è andata via per 350 euro. Per la terza anche il centrocampista bianconero e della nazionale ha effettuato due rilanci, il primo di cinquecento euro, il secondo di ottocento, stimolando i presenti ad alzare la posta in favore dell'associazione guidata da Francesca Caruso che supporta gratuitamente i malati oncologici nei loro percorsi di diagnosi e di cura. Alla fine la casacca se è stata venduta per 1.100 euro. Raccolti quindi nella serata condotta da Rosanna Mortati e Marcello Romanelli, ben 1.750 euro.

Un campione sul rettangolo di gioco, un campione fuori dal campo Marchisio, invitato a Cosenza dallo Juventus Official Club Cosenza e Rende. Premiato con il 3RLegends Award, un'opera in argento realizzata dal maestro orafo Spadafora di San Giovanni in Fiore, il calciatore, bandiera bianconera e grande protagonista anche in azzurro, ha concesso ai tanti sostenitori che lo hanno acclamato, autografi e selfie: «Un'accoglienza straordinaria – ha detto in esclusiva ai microfoni del nostro network – Ho trovato tanti amici e l'affetto di tifosi che, nonostante abbia smesso da un po' di giocare, ancora mi sostengono. Questa cosa mi riempie di orgoglio. Ai tanti bambini che mi hanno salutato e che magari sognano di seguire le mie orme dico di avere passione e tenerla viva. Il campionato? L'avvio è certamente molto equilibrato. Siamo però solo all'inizio, molte squadre hanno cambiato allenatore e giocatori ed hanno bisogno di tempo per rendere al meglio».

Felici per il buon esito dell'iniziativa Paolo Stranges, presidente dello Juventus Official Club Cosenza e Rende, e Marco Fazio componente del direttivo: «Abbiamo coronato il sogno di portare qui un personaggio di spessore che racchiude in sé il campione sportivo e la persona dotata di grande umanità – dicono all'unisono – Marchisio è sempre stato nei cuori degli juventini, ma non solo. Perché si è distinto nelle sue gesta sportive ma anche per il suo impegno nel sociale. Senza dubbio un esempio da seguire». L'iniziativa è stata promossa dallo Juventus Club in sinergia con Sp&a e Thinking.