Un tackle contro il calcio moderno. Un no convinto ai Campionati del Mondo che inizieranno tra qualche giorno. Gli Ultra Cosenza 1978 Curva Sud hanno mostrato il loro sdegno verso tutto ciò che ha preceduto questo evento planetario. Il gesto non è isolato, perché numerose tifoserie europee stanno esponendo lo striscione apparso ieri nella Bergamini durante il match col Palermo“Boycott Qatar 2022”. Di una chiarezza disarmante, ha però a monte motivazioni pesantissime che hanno spinto tanti appassionati di calcio ad esporsi personalmente.

I supporter rossoblù li hanno definiti «i mondiali della vergogna» ed hanno motivato l’esposizione del drappo parlando di «trattamenti disumani, coercizioni, decine di migliaia di morti». Il riferimento è ai diritti umani, che in Qatar spesso vengono calpestati. Per rendere perfetta l’organizzazione dei Mondiali sono state elargite ai migranti paghe miserrime, praticamente da fame, a fronte di turni di lavoro umanamente insostenibili. Le Ong hanno cercato di fare luce sulle condizioni dei migranti che in Qatar rappresentano la quasi totalità della forza lavoro.  Lavoro che ha visto tante morti di una manodopera reclutata in Bangladesh, Nepal e India.

«Questo è il vero volto del calcio business, un calcio dove contano solo i profitti di pochi – hanno spiegato ancora gli Ultrà Cosenza 1978 Curva Sud -. Da parte della FIFA, della UEFA e delle proprietà più ricche che controllano i club vi è la chiara volontà di uccidere la passione popolare per riempirsi le tasche. La nostra passione non morirà mai, odio eterno al calcio moderno». Lo striscione “Boycott Qatar 2022” è tra i trend topic su Twitter e, come detto, accomuna tantissime tifoserie.