Tra gli ospiti della trasmissione di LaC Tv anche il direttore sportivo del Sudtirol Paolo Bravo: «Salvezza? Diciamo che a 42 punti non dormi e a 43 sei tranquillo»
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QUAGLIATA Giacomo durante la partita tra Catanzaro vs Bari del Campionato italiano di calcio Serie BKT 2024/2025 - Stadio Nicola Ceravolo. Catanzaro , Italia - 06 parile 2025 - during US Catanzaro vs SSC Bari, Italian soccer Serie B match in Catanzaro, Italy, April 06 2025
Un turno che ha dato sicuramente ulteriori conferme e sensazioni quello che ha archiviato la trentaquattresima giornata del campionato di Serie B. Se Sassuolo e Pisa sono a un passo dalla promozione diretta in Serie A e Spezia e Cremonese prenotano le semifinali play off, c'è bagarre per gli altri quattro posti disponibili. Il dato di fatto, però, è che il turno appena trascorso non ha sorriso alle due calabresi Catanzaro e Cosenza. Un mese senza vittorie innanzitutto per i giallorossi che perdono in casa contro il Palermo per 1-3 in quello che era uno scontro diretto per un posto play off. La squadra di Caserta allunga così a quattro partite l'astinenza dai tre punti. Ormai spacciato al proprio destino il Cosenza che perde anche contro la Salernitana e adesso neanche un miracolo potrebbe salvare i rossoblù. Insomma, non di certo un turno felice. Di questo e di altro se ne è parlato a 11 in Campo, trasmissione condotta da Maurizio Insardà, insieme ai giornalisti Giampaolo Cristofaro, Antonio Ciampa e Nicola Binda e con il direttore sportivo del Sudtirol, Paolo Bravo.
Il punto di Binda
Prima di andare nel dettaglio, come sempre è il giornalista Nicola Binda a dare un'infarinatura generale di quanto successo nel campionato cadetto: «Una menzione è d'obbligo per il Frosinone, reduce da dieci risultati utili consecutivi e che con l'arrivo di Paolo Bianco in panchina ha cambiato letteralmente marcia. C'è comunque da dire che la situazione in zona salvezza è molto equilibrata e basta un piccolo filotto di vittorie per tirarsi fuori. Inoltre ci sono ancora tanti scontri diretti da qui alla fine e alla penultima c'è anche un interessante Sampdoria-Salernitana che potrebbe essere fondamentale per la volata salvezza. Secondo il mio punto di vista le emozioni migliori le vedremo proprio sul fondo della classifica». E ancora: «La differenza è che se fai 2-3 vittorie di fila in Serie A non le senti, se invece le fai in Serie B puoi passare dal play out al play off».
Proprio sulla volata play off lo stesso Nicola Binda individua una potenziale protagonista: «Il Palermo inizialmente ha faticato a decollare nonostante gli investimenti fatti dalla società. La squadra ha tentennato anche perché per un periodo è mancata la sintonia con l'allenatore, adesso però se il Palermo dovesse arrivare a fare i play off, potrebbe essere un vera mina vagante».
Il punto sulle calabresi
Toccato ampiamente anche il discorso sulle due calabresi grazie agli interventi dei già citati Ciampa e Cristofaro. Proprio per quest'ultimo le Aquile appaiono stanche e faticano a spiegare le ali: «Il Catanzaro ultimamente sta pagando qualcosina soprattutto a livello fisico, anche perché stanno giocando quasi sempre gli stessi undici da diverso tempo. Di certo non è il Catanzaro di circa un mese e mezzo fa, ovvero quello che è riuscito a fare filotto e costruendosi l'attuale classifica. Quanto alla sfida di domenica contro il Palermo, nel secondo tempo c'è stata la reazione ma un po' di preoccupazione però rimane perché una gara importante come quella contro i rosanero, valida per un posto nei play off, bisogna affrontarla in maniera diversa. Quello che voglio dire è che questo è un Catanzaro un po' sulle gambe, soprattutto se si considera che molti giocatori non hanno praticamente mai riposato».
Un po' di perplessità in più invece le esterna Antonio Ciampa: «C'è sempre il risultato sportivo in primo piano, ma la presidenza Noto si sta anche guardando intorno per costruire qualcosa di duraturo nel tempo. Proprio da questo punto di vista mi piacerebbe vedere qualche presidente in più che invece di acquistare il classico centravanti vada a programmare un impianto sportivo, partendo magari dal settore giovanile. Quanto al Catanzaro, io penso che nel momento in cui ha raggiunto ampiamente la salvezza e acquisito l'attuale classifica, ha un po' mollato. Per come la vedo io invece, una volta raggiunto l'obiettivo bisogna fare l'up-grade e questo non si è fatto. Nelle recenti occasioni Caserta ha detto di non voler parlare di play off, e se si dice questo c'è un po' di incoerenza dal momento che tale obiettivo è abbondantemente tangibile. Non ha senso continuare a parlare di salvezza se hai davanti un traguardo che stai per raggiungere. In ogni caso, comunque vada il campionato del Catanzaro è stato un largo successo».
Poca speranza infine per il Cosenza: «Dopo ieri io penso che il Cosenza abbia una possibilità tendente allo zero per centrare la salvezza o i play put. A questo punto io userei queste ultime partite per cercare di programmare la prossima stagione».
Il Sudtirol vede la salvezza
Tra le squadre che hanno intrapreso la risalita, riuscendo a uscire fuori dal tunnel buio dei play out e dallo spettro della retrocessione è il Sudtirol. Proprio del cammino della squadra altoatesina si è espresso il suo direttore sportivo, Paolo Bravo: «Salvezza? Diciamo che a 42 punti non si dorme e a 43 sei salvo. Scherzi a parte, in Serie B ci possono essere dei momenti dove tutti possono avere dei cali. Quando arrivano questi periodi, magari il calendario ti mette di fronte squadre che stanno passando momenti simili e dunque hai la possibilità di trovare il cambio di rotta grazie alla giocata del singolo. A parte il Sassuolo che è fuori categoria e il Pisa che ha avuto una buona continuità fin dall'inizio, io credo che tutte le altre abbiano avuto dei momenti altalenanti».
Una vittoria importante quella contro la Juve Stabia ma che è costata l'espulsione di mister Castori. Sull'episodio è tornato proprio il direttore sportivo: «Il lavoro di mister Castori è sicuramente encomiabile e ha raddrizzato la situazione, domenica è stato espulso ma non è successo assolutamente nulla, proprio per questo faremo ricorso. La prima ammonizione è frutto di una confusione nella mischia da parte dell'arbitro dal momento che viene ammonito Castori che non dice assolutamente nulla. Il secondo giallo è stato dato quando il mister stava parlando con il quarto uomo e non con il direttore di gara».