La trasmissione sportiva di LaC Tv questa settimana osserverà un turno di riposo, in linea con il torneo cadetto. Il conduttore Maurizio Insardà: «Se i dati Auditel crescono questo è merito di un team di professionisti che mi supporta»
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L'attesa della sorpresa e la tanta imprevedibilità che rende ogni domenica il campionato un meraviglioso rebus da risolvere, dove non esistono padroni o squadre da battere e con le gerarchie che, per forza maggiore, devono piegarsi all'affascinante e a volte insensata logica del calcio. Sicuramente questo è lo spettacolo che offre il campionato di Serie B, imprevedibile e affascinante come il più coinvolgente thriller d'altri tempi.
Il corrente campionato cadetto, arrivato alla sua ventesima giornata, ha già iniziato il suo girone di ritorno nell'ultima uscita dello scorso 29 dicembre, sta dando vita a emozioni e sorprese continue come non accadeva da tempo. Complice anche il fatto delle tante squadre ambiziose messe a dar vita a questo torneo. Dopo venti giornate, infatti, tralasciando le prime tre in classifica che si stanno rivelando delle vere e proprie battistrada, dal quarto al decimo posto ci sono solamente cinque punti di differenza, per non parlare della zona salvezza che vede coinvolte le ultime cinque squadre e racchiuse in soli tre punti.
11 in Campo: tra ascolti e successo
Insomma, tanta è la carne al fuoco in questo campionato che regala tanti spunti ogni settimana. Un percorso, inoltre, che è costantemente raccontato e analizzato a 11 in Campo, il programma sportivo di LaC Tv condotto da Maurizio Insardà e visibile ogni lunedì (a partire dalle ore 21:30) sul canale 11 del digitale terrestre.
Nel primo weekend calcistico del 2025, però, la Serie B non scenderà in campo dal momento che osserverà una settimana di pausa in più. Di conseguenza il giorno dell'Epifania il programma non andrà in onda ma, per l'occasione, è lo stesso conduttore del format sportivo di LaC Tv a fare il punto di metà stagione: «Come al solito, ogni lunedì andiamo in onda accompagnando la corrente stagione e contenti di parlare anche delle due principali squadre calabresi come Catanzaro e Cosenza che stano sgomitando appunto in Serie B il quale, a mio avviso, è il vero campionato italiano poiché è rappresentato da tutte le squadre. Da Nord a Sud».
Un programma che ha preso sempre più piede, soprattutto quest'anno, e che ha dietro un seguito alquanto importante a conferma di un meccanismo oliato, dal primo all'ultimo tassello, come spiega lo stesso Insardà: «Innanzitutto siamo contenti per i dati Auditel, anche perché non parliamo solo delle due calabresi ma facciamo un punto complessivo grazie anche alla competenza del nostro opinionista fisso Nicola Binda, ovvero la più importante firma della Gazzetta della Sport per quel che riguarda la Serie B. Se il progetto cresce questo è merito di tutti, e diventa vincente nel momento in cui si ha all'interno del team delle persone serie e professionistiche, dalla regia alla parte grafica, passando per ogni singolo collaboratore di 11 in Campo. Questo testimonia quanto è importante il fare squadra, e in questo noi siamo largamente fortunati».
E ancora: «Cerchiamo di regalare un'ora di qualità nella nostra trasmissione, puntando a raccontare non solo la Calabria ma l'intera Serie B in maniera equilibrata, confrontandoci in maniera costruttiva come è nel nostro costume».
Insardà: Cosenza, Catanzaro e le altre
Il conduttore di 11 in Campo, poi, fornisce la sua analisi sull'andamento registrato finora da Catanzaro e Cosenza: «Il Catanzaro sta disputando un ottimo campionato, considerando il post-Vivarini che aveva sollevato diversi punti interrogativi. Onore e merito a Caserta che, all'inizio della sua avventura giallorossa, veniva etichettato come un allenatore testardo. nel corso del tempo però ha dimostrato serietà nell'allenare una piazza importante come Catanzaro, chiudendo inoltre il girone d'andata al sesto posto in classifica, in piena zona playoff. La squadra del presidente Noto in estate ha cambiato molto e, si sa, quando si cambia c'è sempre timore».
Sui lupi rossoblù: «Il solito Cosenza che preoccupa e che, senza quei quattro punti di penalizzazione, avrebbe in classifica 21 punti ovvero uno in più rispetto a Sampdoria e Frosinone». Il pensiero su tutte le altre: «Parto proprio da Sampdoria e Frosinone che, per me, sono tra le più grandi delusioni del campionato ma con la differenza che il Frosinone ha avviato un altro tipo di progetto, puntando sui giovani. Anche dal Palermo ci si aspettava molto di più, sia in relazione alle aspettative iniziali che dal budget speso. Bisogna comunque sempre considerare che la Serie B è un campionato particolare, basti pensare che tra la Carrarese che è in orbita play off, e la Samp che è in zona play out, ballano solo sette punti e ciò significa che basta poco per passare dalla parte sinistra alla parte destra della classifica e viceversa». Elogi per le due neopromosse: «Juve Stabia e Carrarese sono due delle più belle sorprese del torneo, con un calcio frizzante e vivo».
Ecco, infine, le pagelle di metà campionato di 11 in campo:
Sassuolo 10
Pisa 10
Spezia 9
Juve Stabia 7,5
Cremonese 7
Carrarese 7
Catanzaro 7
Bari 6,5
Cesena 6,5
Mantova 6
Reggiana 6
Modena 6
Cittadella 5,5
Brescia 5,5
Cosenza 5,5
Sudtirol 5,5
Salernitana 5
Frosinone 5
Palermo 4,5
Sampdoria 4