La manifestazione, che si è aperta con un volo di colombe bianche in ricordo di Pasquale Tropeano, giovane scomparso prematuramente, ha riproposto un episodio della storia cittadina come riferito dall'ansa. La parata, promossa dall'associazione storico culturale Libertas, mette in scena la rievocazione di un evento importante per la storia della città: l’annullamento dell’atto di vendita di Tropea e dei suoi casali al Principe di Scilla Vincenzo Ruffo, da parte del Viceré di Napoli Don Pedro Fernandez de Castro per la somma di 191.041 ducati. Il reale rescritto del Re Filippo III fu vissuto dal popolo come una liberazione ma preceduto da una abile opera diplomatica di tre illustri giuristi: Luigi Lauro, Ferdinando d’Aquino e l’abate Tommaso Giovanni Pelliccia.

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L’esordio è stato caratterizzato proprio dall'arrivo dei figuranti che interpretavano i tre giuristi in Piazza Ercole, dove sono stati acclamati dalla folla. A fare da cornice alla ricostruzione sono stati i circa trenta attori, vestiti in costume del '600, alcuni affacciati sui balconi dei palazzi, con stendardi e poesie che celebravano la città. Il tutto accompagnato da intermezzi musicali e dall’ esibizione di un gruppo di sbandieratori e tamburini. Infine è stata deposta una corona davanti all'epigrafe che ricorda quanto accadde nel 1615.