Sul palazzo affacciato su Corso Telesio, all’angolo con Piazza San Giovanni Gerosolomitano, nel cuore del centro storico di Cosenza, campeggia ancora la scritta Foto Gaudio in corrispondenza della bottega in cui Tony, primo italiano a vincere un premio Oscar, era cresciuto coltivando la passione per lastre, obiettivi e carta lucida osservando il fratello maggiore Raffaele armeggiare con lastre, obiettivi e carta lucida, strumenti rivoluzionari per l’epoca quando l’arte fotografica aveva ancora il sapore del pionierismo.

In viaggio verso gli States

Siamo all’alba del ventesimo secolo quando Tony, insieme al più piccolo dei Gaudio, Eugenio, che morirà a soli 33 anni per una peritonite, si imbarca verso gli Stati Uniti inseguendo il sogno di entrare nell’industria cinematografica, arrivando a lavorare sul set dei più importanti kolossal del tempo, con attrici del calibro di Greta Garbo e Bette Davis, fino ad aggiudicarsi l’ambita statuetta nel 1937 come direttore della fotografia del film Avorio Nero

Dov'è la preziosa statuetta?

La Open Fields Productions, con il supporto della Calabria Film Commission, sulla vita di Tony Gaudio sta realizzando un documentario dal titolo L’Oscar Dimenticato, per la regia di Alessandro Nucci. Del cimelio, infatti, si sono perse le tracce. Lo conferma anche Gino Gaudio, del quale Eugenio era nonno e Tony era prozio. In occasione della cerimonia di scopertura di una targa celebrativa collocata proprio su uno dei muri dell’edificio dove cominciò la fortunata carriera del fotografo cosentino, Gino ha potuto visitare, senza riuscire a trattenere l’emozione, l’appartamento dove i suoi antenati avevano mosso i primi passi della loro luminosa carriera.

Cittadinanza onoraria

Alla manifestazione coordinata da Fabrizio Nucci, fondatore della Open Fields, sono tra l’altro intervenuti Rita Benigno in rappresentanza dell’Ente Provincia di Cosenza, Giovanni Guagliardi di Agis e Anec Calabria, Loredana Ambrosio di Confartigianato imprese Cosenza, Maria Rosaria Donato per la Cineteca della Calabria, Francesco Alimena consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi con delega alla riqualificazione del centro storico, il giornalista Paride Leporace e poi l’amico di Gino Gaudio, Carlo Pasqua, che dal 1991 lo affianca nella ricostruzione della storia della propria famiglia. Tra l’altro Gino Gaudio negli Stati Uniti, ha ricoperto prestigiose cariche in organismi istituzionali italo-americani. Anche per questo Franz Caruso proporrà al consiglio comunale di conferirgli la cittadinanza onoraria.