VIDEO | Cerimonia di riconoscimento nel centro jonico alla presenza dell’assessore regionale Sandra Savaglio. Sei allieve accedono alla coppa europea del 2022
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Momento importante per la città di Corigliano Rossano nel settore del teatro e dello sport. Il centro jonico rappresenterà l’Italia nella Coppa Europa del 2022 con la scuola delle arti Maros i cui allievi hanno conquistato nel settore della recitazione la medaglia d’oro, medaglia d’argento, medaglia di bronzo e super coppa di categoria.
«Un’esperienza straordinaria - afferma la direttrice della scuola Mariarosaria Bianco -, in primis per i miei ragazzi, che hanno vissuto emozioni meravigliose e hanno approcciato ad un mondo che li proietta, con le vittorie ottenute e le borse di studio ricevute in premio, nell’elenco ufficiale dei Performer, ma soprattutto hanno avuto modo di relazionarsi e apprendere da protagonisti veri di questo settore come Fioretta Mari, Valentina Spampinato, Anthony Patellis, Ivan Lazzara, Simone Marchetti, Marco Pianigiani, Chiara Cattaneo, Janin Molinari e ancora Zanella, Gucciardo, Peppe Vessicchio, Grazie Di Michele, Maura Paparo, Antonio Vandoni».
Ieri si è tenuta la cerimonia di riconoscimento a Palazzo San Bernardino, nel centro storico di Rossano, alla presenza dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione Sandra Savaglio, del delegato provinciale Coni Frascesca Stancati, del presidente regionale Csain Amedeo Di Tillo e delle rappresentanze istituzionali locali.
Sei allievi accedono alla Coppa Europa a partire da Luciana Federico che ha brillantemente portato in scena “Ringo Star”, ricevendo grande apprezzamento; Maria Bianco interpreta, proprio nella sua terra, il monologo alla radio sulla morte di “Peppino Impastato”. Medaglia d’oro per Gabriel Berlingieri Seres con “Il Conte Ugolino” proprio a 700 anni dalla morte di Dante, medaglia d’argento per Giuseppe Pallone con “Il Discorso del Diavolo”, tratto dal Film “L’avvocato del Diavolo” con Al Pacino e ancora medaglia d’oro per Simona Beraldo con “La Confessione” di Veronica Franco, tratta dal film sulla poetessa e cortigiana veneziana. Parole di elogio e apprezzamento da parte della giuria a partire proprio dalla figura più rappresentativa in questo campo, Fioretta Mari.