Nessuna passerella per gli artisti, poltrone vuote in sala, eventi collaterali cancellati. Sta per calare il sipario sul Festival di Sanremo al tempo del Covid. Il rigido protocollo di questa 71esima edizione ha decimato pubblico e maestranze, privando la cittadina ligure della tradizionale atmosfera di festa.

Sul palco dell’Ariston non è mancata però l’arte di Michele Affidato, autore dei premi della critica Mia Martini e della sala stampa Lucio Dalla, che nella categoria nuove proposte, ieri seri, sono andati rispettivamente a Wrongonyou e a Davide Shorty. Questa sera, l’attesa proclamazione del vincitore del Festival e la consegna dei premi speciali ai big della musica italiana.

Toccata e fuga nella città dei fiori qualche giorno fa per l’orafo crotonese, che si è limitato alla consegna dei premi alla produzione per poi rientrare in città. Negli anni scorsi, era tradizione anche per lui, vivere pienamente la settimana sanremese, che lo ha sempre visto protagonista in numerose manifestazioni. È nel suo laboratorio di piazza Pitagora, a Crotone, infatti che sono stati creati il premio Numeri Uno - Città di Sanremo, il premio Dietro le Quinte e i premi Afi, solo per citarne alcuni.

Quest’anno, anche a distanza, però, è proseguita la collaborazione con Casa Sanremo e non è mancato per l’azienda Affidato l’impegno nel sociale. L’orafo scultore Antonio Affidato ha infatti creato i premi che sono stati assegnati ai primi due classificati di Musica Contro le Mafie, presentato da Veronica Maya il 2 marzo scorso e che si è svolto a porte chiuse.

Un legame quello tra il maestro orafo crotonese e il Festival di Sanremo che il Covid ha non dunque spezzato e che potrebbe essere destinato a rinsaldarsi negli anni a venire, quando l’emergenza sanitaria sarà solo un brutto e lontano ricordo.