Le opere del maestro orafo Affidato consegnate a Willie Peyote, Colapesce e Dimartino, Wrongonyou e Davide Shorty
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È stato un Festival della Canzone Italiana sicuramente inedito e che non dimenticheremo tanto facilmente. A causa della crisi pandemica mondiale, questa 71esima edizione si è svolta interamente a porte chiuse e con un rigidissimo protocollo sanitario.
Nonostante tutto però, anche quest’anno ha trionfato la vera protagonista: la Musica. Tantissimi gli artisti in gara, che si sono alternati sul palco del Festival condotto, per il secondo anno consecutivo, da Amadeus e Fiorello, ma che ha visto, anche, ogni sera la partecipazione di molti personaggi dello spettacolo del giornalismo e dello sport. Da Elodie a Matilda De Angelis, da Barbara Palombelli a Giovanna Botteri, passando per Zlatan Ibrahimovic, Serena Rossi e Ornella Vanoni; in tantissimi hanno portato il loro contributo arricchendo, nel corso delle varie serate, un Ariston senza pubblico.
A trionfare quest’anno, tra i ventisei concorrenti, sono stati i Maneskin con il brano Zitti e buoni. Tra i vari protagonisti della kermesse musicale anche il maestro orafo Michele Affidato, che da diversi anni realizza i premi speciali del Festival della Canzone Italiana, che vengono consegnati agli artisti che più hanno brillato nel corso della kermesse. Tra questi spiccano il Premio della Critica Mia Martini e Sala Stampa Lucio Dalla.
Il Premio della Critica Mia Martini suddiviso in sezione Campioni e Nuove Proposte, è da sempre tra i più attesi, perché decretato dalla stampa specializzata e dai critici musicali e viene assegnato alla canzone e all'interprete che più si è distinto per il testo e per l’originalità. Con pieno merito l’opera è andata a Willie Peyote con il brano “Mai dire mai (La locura)” per la categoria Campioni. Per le Nuove Proposte, invece, ad aggiudicarsi il premio intitolato all’immensa “Mimì”, è stato Wrongonyou con il brano “Lezioni di volo”.
La Chiave di Violino realizzata per il Premio Sala Stampa Lucio Dalla, assegnato dai giornalisti delle Radio, del Web e della TV ed intitolato al cantautore bolognese, è andato per la Sezione Campioni a Colapesce e Dimartino con “Musica leggerissima”. Davide Shorty, con il brano “Regina”, ha vinto invece per la categoria Nuove Proposte.
Tra i tanti premi realizzati, anche il “Soundies Awards” di Casa Sanremo, dedicato ai videoclip delle canzoni in gara al Festival e nato sei anni fa da un’idea di Vincenzo Russolillo, presidente Gruppo Eventi e Patron di Casa Sanremo. Ad aggiudicarselo è stata la giovane Elena Faggi che, con il brano “Che ne So”, ha raccontato la bellezza dell’adolescenza.
In ultimo, ma non meno importante, sempre nell’ambito di Casa Sanremo, è stato il premio di “Musica contro le mafie”, che l’azienda Affidato, da anni realizza per l’evento ideato e diretto da Gennaro De Rosa. Quest’anno a vincere il riconoscimento è stato Davide Ambrogio, con la canzone “A San Michele”, mentre secondo classificato è arrivato De Almeida, con il brano “Rosalia”.
«Dopo tanti anni vissuti seguendo di persona il Festival, è stato piuttosto anomalo doverlo vedere da casa, ma data la grave situazione epidemiologica, è stato giusto così - dichiara Michele Affidato - come sempre mi rende orgoglioso che le nostre creazioni siano state protagoniste nel corso di tutta la kermesse per premiare chi lavora ogni giorno per la buona musica e chi attraverso questa, si fa portatore di messaggi positivi. Ed è proprio questo di cui abbiamo bisogno oggi, di segnali positivi, che ci permettano di guardare al futuro con speranza».