La musica black pronta ad emozionare una delle tappe più attese della rassegna culturale itinerante. Altri appuntamenti in programma a Cetraro e Diamante
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L’estate calabrese anche quest’anno si sta fortemente caratterizzando a livello turistico e culturale nel segno del Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante nelle più belle località della regione (oltre 50 gli eventi in cartellone, con il coinvolgimento una trentina di comuni) che, partita lo scorso 17 luglio dall’Unical con una strepitosa XVIII edizione, tappa dopo tappa si sta confermando come uno dei più importanti appuntamenti culturali e turistici del Meridione.
Il festival della Calabria
Considerato unanimemente come il Festival della Calabria e annoverato da anni tra le manifestazioni più importanti d’Italia (come dimostra il terzo posto conquistato anche quest’anno nella classifica dei Jazzit Award 2018 all’esito del referendum annuale sull’attività jazzistica nazionale indetto dalla prestigiosa rivista specializzata Jazzit), la rassegna itinerante nelle più belle località calabresi organizzata dall’associazione culturale Picanto e diretta artisticamente da Sergio Gimigliano, oggi (martedì 27 agosto) per il secondo anno farà tappa a Soveria Mannelli, cittadina calabrese balzata agli onori della cronaca internazionale come modello di sviluppo economico basato sulla cultura e sull’innovazione (nel 2016 il “New York Times” lo ha indicato come un caso esemplare poiché dal 2003 è il paese più informatizzato d’Italia) con un concerto che gode del prestigioso patrocinio istituzionale del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America.
Essere a Soveria
Dopo il grande successo dello scorso anno, quando il famoso pianista e direttore d’orchestra Geoff Westley ha incantato i numerosi spettatori giunti da ogni parte della regione nel suggestivo scenario del giardino di Palazzo Marasco, infatti, grazie alla joint-venture con “Essere a Soveria” (evento che in oltre 30 anni ha ospitato, tra gli altri, intellettuali e protagonisti nazionali, da Vittorio Sgarbi a Giordano Bruno Guerri, da Leoluca Orlando a Giulio Tremonti, da Aldo Busi ad Altan, da Mogol a Marcello Veneziani, da Paolo Del Debbio a Rosario Priore, da Andrea Carandini a Salvatore Settis), realizzata grazie alla fondamentale collaborazione del coordinatore Luigi Anastasio, alle ore 21.30 nel sul palco allestito nel caratteristico Largo ai Giovani salirà la carismatica cantante americana Joy Garrison, interprete dalla grande estensione vocale e dalla impressionante versatilità stilistica, capace di passare con disinvoltura dal jazz al rhythm’ & blues, da infuocati brani funky fino a morbide ballate soul. Newyorchese e figlia d’arte, Joy inizia a cantare sotto la guida di suo padre, il leggendario Jimmy Garrison (per anni contrabbassista dello storico quartetto di John Coltrane) e ad esibirsi nei più importanti locali di Manhattan al fianco di musicisti del calibro di Hank Jones, Kevin Eubanks, Barney Kessel, Cameron Brown, Billy Hart, Ronnie Matthews e Alberta Hunter, solo per citarne alcuni.
Il concerto
In un concerto che si preannuncia come un appuntamento da non perdere assolutamente per tutti gli amanti della musica black, quella che proviene direttamente dall’anima, per intenderci, la vulcanica Joy Garrison, le cui performance live, in linea con il concetto del “call & response” su cui si fonda il blues, si caratterizzano per un costante interscambio energetico con il pubblico, sarà accompagnata dal talentuoso pianista americano Steven Feifke, da Giuseppe Venezia al contrabbasso (musicista pugliese che nel corso della sua carriera ha collaborato con Greg Hutchinson, John Allred, Mike LeDonne, Jerry Bergonzi ecc.) e dal batterista campano Elio Coppola, i cui ritmi hanno accompagnato artisti del calibro di Benny Golson, Joey De Francesco, Peter Bernstein, Dado Moroni, Ronnie Cuber, solo per citarne alcuni. Nel corso della serata, che sarà a ingresso libero e alla quale assisteranno il sindaco Leonardo Sirianni, il vicesindaco Mario Caligiuri e gli altri amministratori comunali, come nella migliore tradizione del festival musicale più piccante d’Italia sarà possibile degustare alcuni dei migliori vini calabresi (quelli prodotti dalle Cantine Lavorata) grazie ai sommelier professionisti della Fis (Fondazione italiana sommelier) Calabria coordinati dal presidente Gennaro Convertini.
Le altre tappe
Dopo la tappa nella bella località del Catanzarese e prima del gran finale all’insegna del VI Calabria Jazz Meeting, in programma a fine settembre nello splendido Palazzo Del Trono a Cetraro, il XVIII Pjf - evento organizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria e con i prestigiosi patrocini istituzionali del MiBact, degli enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, dell’Unical, del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, della Reale Ambasciata di Norvegia (oltre a quelli di associazioni quali Confindustria Cosenza, Agis e Anec Calabria, Fai, Touring Club Italiano, F.I.S. e Slow Food) e con il sostegno di numerosi ed importanti Sponsor privati (tra cui UBI Banca, Gas Pollino, Pollino Gestione Impianti, Nuovo Imaie, La Pietra Srl, Montagna Spa, Simet Spa, Amarelli Srl e Minerva Resort Golf & Spa) e prestigiosi Media Partner (su tutti, Il Quotidiano del Sud e Viaggiart) - vivrà le sue fasi finali con il concerto degli Hobby Horse in programma il 28 agosto a Cetraro, con quello dei Sing Swing, che si svolgerà il 29 a San Basile e con la tappa al’insegna della musica dei Toca Tango in programma a Diamante il 19 settembre grazie alla joint venture con la manifestazione Osa Street Art diretta artisticamente da Antonino Perrotta.