L'evento vietato ai minori di 33 anni, scandito da indimenticabili successi musicali, è stato un vero e proprio 'capodanno estivo'
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E alla fine è stato un successo, l’ennesimo, l’undicesimo consecutivo del “Noi che…”, unica e inimitabile festa anni ottanta che la sera precedente al ferragosto si è tenuta al “Noa Club” di Soverato. Una vera e propria mega “rimpatriata” per coloro che hanno avuto la fortuna di vivere i mitici anni ottanta. Una generazione cresciuta in un periodo che ha lasciato impressa un’impronta nella storia moderna difficilmente ricalcabile da altri decenni. Solo chi ha avuto la fortuna di vivere gli anni della giovinezza in quel lasso di tempo può comprendere di cosa si parla e dell’atmosfera che si respirava.
La magia degli anni '80
Una “magia” che ha lasciato un vuoto tra i giovani di ieri, tanto che è bastato veramente poco per far rivivere agli “ottantisti” quel non so che di magico: la sigla di qualche cartone animato o della domenica sportiva, un vecchio modello di Timberland o di Levi’s 501, lo spot della Vecchia Romagna, il sapore della Peroni, riascoltare la sigla di Happy Days, rivedere i giochi del Vic 20 o del Commodore 64 o le linee retrò della cara e amata Jeep. Non una generazione di nostalgici ma certamente di appassionati, di gente che ha amato e apprezzato dei veri simboli degli anni ottanta. Così anche l’altra sera al Noa Club di Soverato, che per il popolo del “Noi Che” rimarrà sempre la “Marinella”, si è vissuto un vero e proprio momento di aggregazione e festa, quello che potrebbe definirsi a giusta ragione il “Capodanno estivo” perché riesce a scandire, con la sua celebrazione, l’estate calabrese. Ed ecco che l’esibizione di Doctor Vintage con al seguito delle bellissime ballerine colorate e variopinte ha mandato in delirio il popolo del “Noi che…”, mentre la voce graffiante di Angela Mosley è riuscita a rapire tutti dando un’impronta marcata all’undicesima edizione della più longeva festa anni ottanta d’Italia.
Verso la dodicesima edizione
A completare il viaggio nel tempo negli anni più belli del secolo scorso, ci hanno pensato Lamal Tacat, Freddy, Mirko Mustari e Luke Ferristi che grazie alle loro performance alle consolle sono riusciti a ricreare l’indimenticabile atmosfera degli anni ottanta. E nonostante, anche per questa edizione, si sono spente le luci e la magia del “Noi che…” gli organizzatori, Roberto Talarico in testa, sta già pensando a come rendere unica e inimitabile la prossima edizione perché non è estate senza l’anguria, le passeggiate in bici, le giornate al mare e soprattutto senza “Noi che…”.