VIDEO | Miriju disponibile da qualche giorno sulle piattaforme online: «Racconto la Calabria che ho vissuto con la mia famiglia»
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Undici brani in dialetto calabrese e uno in italiano. S’intitola “Miriju” l’ultima fatica discografica di Mimmo Cavallaro, disponibile da qualche giorno sulle piattaforme online. L’album, distribuito da iCompany, vede lo stile che ha sempre contraddistinto Cavallaro, caratterizzato dall’utilizzo in chiave moderna degli strumenti etnici calabresi, raggiungere la fase più matura, riducendo al massimo le contaminazioni e puntando sulla sperimentazione di tutto ciò che rimanda esclusivamente alla sua identità musicale e culturale. "Mirjiu" parla della Calabria e dei suoi personaggi, celebri solo alle persone del posto, che non sono mai diventati famosi ma che nell’immaginario collettivo sono rimasti dei miti. Descrive i luoghi che omaggiano la sua straordinaria bellezza ma anche quelli più anonimi, come le contrade dove Cavallaro è cresciuto.
«Sono veramente contento di questo disco che arriva dopo sette anni dall’uscita di "Calanchi" - racconta Mimmo Cavallaro - I brani rappresentano una successione di sensazioni ed emozioni connessi a personaggi, storie della mia infanzia e luoghi che parlano di quella piccola parte di Calabria che ho vissuto con la mia famiglia. Lo spopolamento e l’abbandono lasciano segni indelebili nell’anima di chi ne ha vissuto i profumi, i suoni ed i momenti; contadini e pastori che ne hanno rispettato e amato ogni essere e ogni cosa».
Il disco vede la partecipazione di diversi artisti con i quali ha duettato nell’arco della sua carriera. La voce di Davide Van De Sfroos in "Una storia mille storie", la voce di Marcello Cirillo in "Tarantella di lu Sciorru", il violino di Jamal Oassini Tangeri Cafè Orkestra in "Giamba u violinista", e la voce di Antonella Ruggiero in "Ninna oh", danno all’intero lavoro un respiro nazionale. Insolito per il genere, ma estremamente singolare, è l’intervento rap di Kento nel brano "Mirjiu", dove gli strumenti popolari, il testo in dialetto e il sound dub si sposano perfettamente dando luogo ad una sonorità quasi onirica.