«Artisti, stampa, pubblico, tutti uniti per supportare Lucio Corsi». Non è un endorsement qualunque, ma quello che davvero conta visto che viene da un artista che l’Eurovision Song Contest ha saputo vincerlo davvero. Damiano David, voce dei Måneskin, ha usato X per dare il proprio sostegno al cantautore toscano, scelto per rappresentare l’Italia all’Esc dopo il forfait di Olly, vincitore di Sanremo.
Dal 13 al 17 maggio, Basilea sarà il palcoscenico della grande sfida internazionale e ora tutti gli occhi sono puntati su Corsi, artista originale e fuori dagli schemi, noto per la sua capacità di fondere poesia, teatro e rock d’autore.
Se c’è qualcuno che può capire l’importanza di questa opportunità, quello è proprio Damiano David. Per i Måneskin l’Eurovision è stato la svolta, il trampolino di lancio che li ha portati dalle strade di Roma ai palchi più prestigiosi del mondo. Ma il percorso non è stato semplice: prima della vittoria, la band è stata investita da critiche e diffidenza, soprattutto da chi non credeva che il loro rock potesse reggere il confronto con le produzioni internazionali. Oggi, con i Måneskin consacrati come una delle rock band più popolari al mondo, Damiano sa bene quanto sia importante il supporto di artisti, pubblico e stampa per affrontare un’arena come l’Eurovision.

A pochi giorni dalla conferma della sua partecipazione, il cantautore toscano ha commentato con parole che rispecchiano la sua cifra stilistica visionaria:
«Ci vediamo all’Eurovision. Ho sempre inseguito le chitarre in fuga dalle custodie, i pianoforti scappati dalle case, le armoniche soffiate dal vento, rincorrerò gli strumenti anche stavolta. Grazie a tutti, sono molto felice».

Ma se le sue emozioni sono già chiare, c’è ancora un grande punto di domanda: cosa porterà sul palco di Basilea? L’Eurovision è una competizione che spesso premia il pop immediato e le performance spettacolari. «I vincitori degli ultimi anni, dai Måneskin a Nemo, hanno saputo mescolare forte impatto scenico a brani accattivanti e universali. Lo scorso anno, il rapper e cantautore svizzero Nemo ha trionfato con il brano The Code, una fusione innovativa di rap, opera e hyperpop, che ha conquistato il pubblico europeo grazie alla sua originalità e alla potenza scenica della performance. La sua vittoria ha riportato l'Eurovision in Svizzera dopo 36 anni, facendo sì che l'edizione 2025 si svolga proprio a Basilea». Lucio Corsi, con il suo stile evocativo e teatrale, potrebbe rivelarsi una scelta sorprendente, ma la sfida è chiara: riuscirà a parlare a un pubblico così eterogeneo con il suo universo fiabesco?

Il dibattito è aperto: Lucio Corsi canterà “Volevo essere un duro” in inglese? La scelta della lingua potrebbe fare la differenza: molti artisti italiani in passato hanno optato per l’italiano, mantenendo intatta la propria identità musicale, ma sacrificando una comprensione immediata da parte del pubblico europeo. Altri, invece, hanno scelto l’inglese per aumentare le chance di successo. Corsi seguirà questa strada? Al momento non ci sono certezze, ma i rumors parlano di una possibilità concreta.

Sul palco dell’Eurovision, ad accoglierlo ci sarà Michelle Hunziker, conduttrice ben nota al pubblico italiano che, grazie al suo passaporto svizzero, è stata scelta per guidare l’evento. Un dettaglio che aggiunge un tocco di familiarità per gli spettatori italiani, che potranno vedere un connubio tra una presentatrice storica della nostra tv e un artista emergente che porta in Europa la nuova scena musicale del Paese.

In attesa di scoprire quale direzione prenderà la sua performance, una cosa è certa: Lucio Corsi è pronto a rincorrere i suoi strumenti e a giocarsi la sua occasione con la stessa autenticità che lo ha sempre contraddistinto. Se sarà abbastanza per conquistare l’Europa, lo scopriremo solo a maggio.