Il triestino Carlo Goldstein è tornato a Cosenza per dirigere nuovamente l'Orchestra del Rendano ne “L'Elisir d'amore”. L’opera di Gaetano Donizetti ha chiuso il cartellone della stagione lirico-sinfonica 2017 del teatro di tradizione cosentino. E il maestro friulano ha raccolto ancora una volta grandi applausi, dopo il successo che aveva caratterizzato il galà di apertura della stagione 2016.

 

Un’opera affascinante quella rappresentata sul palco del Rendano, curata nella regia da Rocco Pugliese, bravo nel valorizzare ogni singolo personaggio, anche attraverso alcune leggere ma innovative variazioni rispetto al libretto originale. L'allestimento concepito da Pugliese si presenta allo spettatore come una favola per adulta il cui punto di forza è Dulcamara, interpretato da Paolo Pecchioli, non solo un venditore di elisir, ma anche di illusioni, un ingannatore, un grande illusionista. Convincente la prova di Massimiliano Pisapia e Ilona Mataradze, nei panni rispettivamente di Nemorino e Adina.

 

A completare il cast il personaggio di Belcore, interpretato dal baritono Marco Bussi, e quello della giovane Giada Borrelli, soprano originaria di Roggiano Gravina, ottima nel ruolo di Giannetta. Impeccabile l’accompagnamento del coro lirico Francesco Cilea diretto dal Maestro Bruno Tirotta.

 

«Ci siamo riservati – ha spiega Rocco Pugliese - delle piccole sorprese nella drammaturgia. Con Adina, ad esempio, volevo creare una situazione particolare, una sorta di pseudo accordo con Dulcamara. Il Rendano? Torno sempre volentieri qui. Il segreto nella bontà del lavoro risiede nel rapporto creatosi negli anni con le maestranze locali, la facilità di collaborare con loro anche quando si fanno richieste complicate e difficili. Riusciamo sempre ad arrivare alla soluzione ottimale per la buona resa dello spettacolo. Questo si può fare solo se si crea una forte amicizia, una famiglia ed è fantastico ritrovarli. Passano gli anni e sono sempre uguali».

 

Salvatore Bruno