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Cinque giorni di incontri, dibattiti, riflessioni, prendendo spunto da libri, volumi, prodotti editoriali. E' iniziata ieri a Lamezia Terme la settima edizione di Trame, Festival dei Libri sulle Mafie. “Io non ho paura” lo slogan scelto quest'anno per una rassegna che si tiene su un terreno difficile da sanare. Orribili gli ultimi mesi per la città tra operazioni anti ‘ndrangheta, intimidazioni, bombe, i tentacoli della mafia sulla campagna elettorale e l'arrivo della commissione d'accesso al Comune.
“E’ un Festival che si fa a Lamezia proprio perché ci sono tante ombre, ma ha anche la capacità di illuminare se stessa e i giovani. Sarebbe stato fin troppo facile farlo in Svizzera o in un’isola felice. Ci sono tante Lamezia, una è quella di Trame” spiega e LaC News24 il direttore artistico Gaetano Savatteri. “Sarà un’edizione dedicata a tutte le paure come dice lo stesso slogan “Io non ho paura” – aggiunge - per scoprirsi in tanti, non sentirsi soli. Un antidoto contro tutti gli isolamenti”.
Ieri in tre diverse location del centro si sono susseguiti in tanti, magistrati, giornalisti, scrittori. Da Pietro Gomez a Paolo Trombin al magistrato PierCamillo Davigo. A lavorare con entusiasmo decine di volontari provenienti da tutta Italia, così come decine le testate nazionali ed estere.
A chiudere la prima giornata lo spettacolo “Il signor di Pourceaugnac” di Molière realizzato dalla Compagnia Teatrale Capusutta che ha portato sul palcoscenico anche bambini di etnia rom e minori stranieri non accompagnati ospiti del centro di accoglienza Luna Rossa. Stasera i dibattiti riprenderanno. Ospiti d'eccezione il presidente del Senato Pietro Grasso e il Gran Maestro d'Oriente d'Italia Stefano Bisi.