È accusata di aver alterato la competizione a favore del compagno. L’associazione chiede all’Agcom più trasparenza e regole chiare sul ruolo dei social nel Festival
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Al centro della bufera c’è Giulia De Lellis, influencer da milioni di follower e compagna di Tony Effe. Con i suoi post e un chiaro endorsement al rapper avrebbe – secondo il Codacons – influenzato il televoto in suo favore.
L’associazione dei consumatori ha presentato un esposto all’Agcom, sollevando il tema dell’ingerenza degli influencer nella competizione sanremese. Il nodo della questione? Il peso sempre più rilevante del televoto nel sistema di votazione del Festival. Insieme al rischio che questo venga “pilotato” da campagne mediatiche condotte da personaggi con un vasto seguito social.
La T-shirt incriminata
A far scattare l’intervento del Codacons sarebbe stata l’attività social di Giulia De Lellis. L’influencer, attraverso post e video, avrebbe invitato i suoi fan a votare per il compagno Tony Effe, artista in gara. In particolare, l’associazione sottolinea l’utilizzo di una maglietta con la scritta “Vota Tony”, un dettaglio che trasformerebbe il semplice supporto personale in una vera e propria campagna di promozione.
Il Codacons ritiene che questo tipo di influenza possa alterare la competizione, favorendo alcuni artisti a discapito di altri. Secondo gli esperti dell’associazione, il televoto, per sua natura aperto al pubblico e teoricamente democratico, rischia di essere distorto da strategie che non tutti gli artisti hanno la possibilità di mettere in campo. E in un Festival dove le giurie hanno perso potere rispetto al passato, questo elemento diventa ancora più rilevante.
Più potere al televoto: rischi e vantaggi
L’interrogativo è solo uno: il nuovo regolamento di voto è più o meno equo di un tempo? Sanremo 2025 ha introdotto modifiche sostanziali nel sistema di voto. Nel dettaglio, il peso delle giurie tecniche è stato sostanzialmente ridotto a favore del televoto, che ora ha un impatto maggiore sull’esito finale. Questo cambiamento, voluto apparentemente per rendere il Festival più vicino alle preferenze del pubblico, ha però aperto la porta a una possibile distorsione della competizione. Soprattutto in un’epoca in cui i social possono orientare le scelte del pubblico con una rapidità mai vista prima.
Pericolo social: possono creare disparità
Se in passato il televoto era bilanciato dal voto della sala stampa e della giuria demoscopica, oggi il loro ruolo è meno incisivo. In questo contesto, le campagne social possono diventare determinanti, creando disparità tra gli artisti in gara: chi ha alle spalle una fanbase digitale più solida può godere di un vantaggio competitivo che va oltre la qualità della canzone. Le richieste del Codacons: più trasparenza sul televoto.
Cosa propone il Codacons
Alla luce di queste considerazioni, il Codacons ha chiesto all’Agcom di intervenire per garantire maggiore trasparenza nella gestione del televoto e valutare se la promozione di un artista da parte di un influencer con milioni di follower possa configurarsi come pratica commerciale scorretta.
L’associazione propone linee guida chiare per regolamentare il televoto nei programmi nazionali di grande rilevanza, monitoraggio sistematico per individuare eventuali anomalie nei voti, sanzioni per gli artisti o soggetti terzi che esercitano pressioni indebite sul televoto. Tale richiesta si estende anche alla Commissione di Vigilanza Rai, affinché venga aperta un’indagine per capire se le modifiche regolamentari siano in linea con i principi di imparzialità e correttezza previsti dal contratto di servizio della Rai.