VIDEO | Con opere recitate in dialetto, offre opportunità culturali e ricreative di inestimabile valore. Gli sceneggiati, con detti e termini vicini al popolo, consentono di recuperare le tradizioni del passato
Tutti gli articoli di Spettacolo
Un microcosmo che proietta lontani dal mondo e, allo stesso tempo, immerge nella vita reale: il teatro in vernacolo. Con opere recitate in dialetto, offre opportunità culturali e ricreative di inestimabile valore. Gli sceneggiati, con detti e termini vicini al popolo, consentono di recuperare le tradizioni del passato. Ci si raccoglie per momenti di condivisione, divertimento e riflessione, in cui, in fondo, ci si guarda profondamente allo specchio.
A Gioia Tauro, nel reggino, c'è una realtà sorprendente che dal 1996 si diletta in quest'arte antichissima dagli importanti benefici: è il gruppo teatrale gioiese "Giangurgulo". L'associazione ha come scopo quello di far conoscere la cultura popolare calabrese, attraverso una forma di espressione diretta e coinvolgente. Gli spettacoli vanno in scena nel grazioso teatro "Franco Tilotta" sito in Via Piccola Velocità.
In ogni appuntamento si riscuote un grande successo di pubblico che risponde entusiasta. Così come avvenuto domenica alle 18:30 in occasione della commedia brillante in due atti "U Muru" scritta da Girolamo Ventra con regia di Carmen Orso. L'accogliente sala, curata nei dettagli con evidente amore, era gremita in ogni ordine di posto. L’atmosfera era più che confortevole. Si sono trascorse due ore piacevolissime, un autentico toccasana per l'umore.
L'opera portata in scena ha trattato il tema profondo e attuale dell'incomunicabilità all'interno delle mura domestiche (U Muru) con note di leggerezza e ironia. Le vicissitudini quotidiane di una ragazza e dei suoi genitori, rese armoniose dalla simpatica invadenza dei vicini, hanno suscitato risate e intime osservazioni. Come in una dimensione parallela, il pubblico ha goduto di attimi di vera spensieratezza ed è risultato completamente partecipe fino alle ultime battute. Per poi tributare un caloroso applauso al termine della rappresentazione teatrale. Pregevoli le interpretazioni degli attori: il sempreverde Pino Cagliuso, la vulcanica Nella De Vivo, la spumeggiante Caterina Punturiero, Antonio Calarco dalle spiccate doti interpretative affinate negli anni poiché cresciuto nel teatro fin da ragazzino, Daniela Tilotta debuttante con stoffa da vendere, figlia del compianto socio fondatore Franco Tilotta a cui è dedicato il teatro, e per questo anche molto emozionata. Sublime la regia e la direzione artistica dell'instancabile Carmen Orso, attrice professionista diplomata all'accademia di arte drammatica di Roma, la quale ha calcato il palcoscenico insieme a grandi attori come Paola Gassman, Giustino Turano, Ugo Pagliai. Prezioso anche il lavoro dei tecnici audio – luci: Caterina Orso, Massimo Agostino e il giovane Dario Monaco.
La Storia dell’associazione
Nel 1996 nasce il gruppo teatrale gioiese “Giangurgolo”, progetto creato dalla passione per il teatro di alcuni amici: Girolamo Ventra, Franco Tilotta, Franco Crudo, Franco Caratozzolo e Carmen Orso. L'esordio della Compagnia avvenne nel dicembre del 1996 con la commedia "U Poeta" con la regia di Girolamo Ventra, che ne era anche l’autore come per i successivi lavori. Nel corso degli anni hanno contribuito diversi attori e si sono susseguite varie commedie che sono state molto apprezzate dal pubblico gioiese, calabrese, e non solo, infatti la compagnia ha riscosso molto successo anche in Sicilia.
La sede del teatro è stata concessa dal comune di Gioia Tauro. L’'associazione con i proventi delle esibizioni l’ha trasformata in un piccolo teatro intitolato all'attore Franco Tilotta, venuto a mancare poco tempo fa.
Attualmente, il ruolo di presidente è ricoperto da Annamaria Calderazzo, anche lei fin da piccola all'interno dell'associazione: «In questi anni siamo stati animati dalla volontà di regalare al pubblico tanta leggerezza e qualche spunto di riflessione che viene dalla saggezza popolare tipica del vernacolo. Il Teatro è vita ed è uno strumento potente per arrivare al cuore di ognuno. Il “Giangurgolo” cerca di donare ricchezza alla nostra città. Credo che questa commedia abbia avuto successo grazie al mix di esperienza ed entusiasmo giovanile che abbiamo portato in scena. Presto torneremo sul palcoscenico con tante novità».
Con la quinta replica della commedia "U Muru" si conclude la stagione teatrale del gruppo gioiese “Giangurgulo”. La Compagnia ha come proposito quello di proseguire con determinazione e passione, sentimenti che accomunano tutti i componenti di questa splendida realtà che merita di essere sempre più conosciuta.