A San Nicola Arcella la rassegna "La Linea dell'onda" ha preso il via due giorni fa con un ospite d'eccezione: Dario Brunori, nome di battesimo del cantautore Brunori Sas. Oggi si prosegue con la masterclass di Kaballà, ovvero Pippi Rinaldi, che guiderà i partecipanti nella scoperta dei segreti della costruzione di un brano musicale. La kermesse, ideata dallo scrittore Michele D'Ignazio e la regista Giulia Merenda, è giunta ormai alla quinta edizione. «La linea dell’onda - si legge sul sito ufficiale dell'evento - è uno scambio di intelligenze tra le persone del luogo e i viaggiatori che arrivano per scoprire San Nicola Arcella e il Golfo di Policastro, un territorio che in meno di cento chilometri comprende Campania, Basilicata e Calabria».

Il laboratorio scanzonato

L'apertura dell'evento è stata affidata a Brunori Sas, che tra i vicoli del centro storico di San Nicola Arcella ha portato il suo "Laboratorio scanzonato" per una masterclass di scrittura musicale creativa, ben presto trasformatosi in un momento di condivisione e arte che ha mandato in visibilio i fan del cantautore calabrese. «Sicuramente - confessa Brunori ai nostri microfoni - in questo momento della mia vita, in particolar modo, ma in realtà da sempre, per me la musica è la comunicazione della mia parte inespressa, cioè della mia essenza. Riesco solo per il tramite la musica ad essere essenziale».

Ironia e speranza

Di recente, Brunori ha rilasciato un'intervista, poi andata virale sui social, in cui parlava sarcasticamente di una Calabria futuristica e all'avanguardia, paragonandola addirittura a Seattle, città portuale degli Stati Uniti d'America, sede di aziende come Microsoft e Amazon. «Ho detto che la Calabria è il futuro, l'ho detto ironicamente ma in realtà una parte di me ci crede - dice riferendosi a quelle frasi che hanno attirato l'attenzione del web -. Nel senso che penso che alcune delle nostre criticità, in realtà, possano anche diventare dei valori in un mondo che in qualche modo spinge sempre di più verso una direzione di grande rapidità, di grande velocità, di tensione verso il progresso. Una certa attitudine calabra, che appartiene anche a me - e che potrebbe essere quella della lentezza -, mi sembra che possa essere l'unico futuro pensabile affinché l'umanità non si estingua. Quindi ero ironico, ma ero anche serio».

L'ipotesi Festival di Sanremo

Dopo una lunga gavetta e un successo strameritato - tanto per citarne uno, la sua "La vita com'è" ha ottenuto la candidatura all'ultima edizione dei David di Donatello come miglior canzone originale - tutta la Calabria sogna di vedere il cosentino Dario Brunori calcare il palco più importante della musica italiana, quello del Festival di Sanremo. Ma anche qui, il cantautore usa l'arma dell'ironia: «Potrebbe arrivare sì, questo giorno, ma a una sola condizione: che mi diano la conduzione». E non solo. «Io vorrei essere direttore artistico, conduttore, direttore d'orchestra e presentare anche una mia canzone. Quindi il mio desiderio è da sempre presentare Dario Brunori, cioè io che dico a me stesso "un brano di Dario Brunori, scritto da Dario Brunori, cantato da Dario Brunori, dirige l'orchestra Dario Brunori". Ecco, in quel caso mi presenterò a Sanremo».