Cosenza - Il comune di Cosenza fa sapere che nella ristampa della brochure dedicata ad Alarico, sarà rimossa l’immagine del gerarca nazista Heinrich Himmler. La polemica è nata negli ultimi giorni dopo che l’amministrazione comunale di Cosenza si è presentata alla bit di Milano con la brochure dedicata ad Alarico specificando come anche Himmler sia stato inviato da Hitler nella città bruzia in cerca del tesoro di Alarico. L’ immagine del gerarca nazista impressa sull’opuscolo ha suscitato numerose polemiche soprattutto sui social network.

 

Tra i primi ad intervenire l’assessore Rosaria Succurro, con questo post: “Non l’elogio al gerarca nazista, ma un richiamo storico: nel 1938 infatti Himmler giunse a Cosenza e avviò le ricerche alla scoperta del tesoro del re dei Goti. Un dato storico riportato nella brochure, unitamente a tanti altri riferimenti che unitamente all'interesse del politologo Luttwak inducono a pensare che il tesoro di Alarico, sepolto alla confluenza dei fiumi Crati e Busento, potrebbe non essere solo leggenda”. Dopo poco ha aggiunto: “Nelle ristampe della brochure (prodotte in numero limitato di copie) faremo sostituire la foto di Himmler. La storia comunque resta”.

 


Un intreccio di storia e leggenda sul quale l’amministrazione comunale sta lavorando per promuovere itinerari turistici della città. Dal natale cosentino ad un futuro museo, tante le iniziative che la città di Cosenza sta dedicando al re dei Goti morto, proprio nella città bruzia nel 410 e seppellito nel letto del Busento.

 


Il sindaco Occhiuto, intervenendo su facebook, nella vicenda che riguarda l’immagine di Himmler sulla brochure aveva scritto: “se fossi stato io il grafico onestamente non l’avrei inserita anche solo per un fatto estetico”. “ Himmler è uno dei peggiori criminali della storia dell’Umanità, e noi non abbiamo niente a che vedere – scrive ancora Occhiuto – con questo crudele assassino. Questo è il nostro giudizio” poi aggiunge: “ Il fatto che sia stato inviato a Cosenza alla ricerca del tesoro di Alarico dal Reich è degno di nota perché avvalora la tesi della possibile esistenza dello stesso tesoro. Tutto qui".

 

Per il sindaco Occhiuto, infine è stata “una svista di cattivo gusto estetico, se vogliamo, di chi ha curato la grafica per conto del Comune e ha inserito un’immagine riferita ad una citazione nel testo. Me ne assumo direttamente la colpa, se qualcuno è alla ricerca di un “responsabile””.