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Martedì 10 novembre, alle ore 11, i giardini di San Leonardo saranno ufficialmente intitolati a Lea Garofalo, vittima nel 2009, a soli 35 anni, della mano spietata di un crimine organizzato che agisce oramai senza più alcun codice d’onore e mettendo nel mirino donne e bambini.
Così, come aveva promesso nella lettera inviata al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, proprio qualche giorno dopo i funerali della povera donna svoltisi nel capoluogo lombardo, Sergio Abramo ha deciso di dedicare a Lea Garofalo un luogo molto frequentato della città, soprattutto dai giovani.
“Sono fermamente convinto che ogni città dovrebbe inchinarsi davanti al coraggio di una giovane donna che ha voluto affrontare la terribile realtà delle mafie non preoccupandosi delle conseguenze. Bisogna fare in modo che un eroe dei nostri giorni come lei non venga mai dimenticato. Per tale motivo abbiamo pensato a questa intitolazione e anche a un’installazione artistica a lei dedicata che la ricorderà per sempre. I giovani di oggi e quelli di domani devono conoscere lei e la sua incredibile storia perché ne traggano i migliori insegnamenti possibili”.
“Da oggi – aveva scritto Abramo a Pisapia - siamo tutti più forti nella difficile battaglia contro le mafie e la criminalità organizzata è più fragile perché è sempre più isolata nella coscienza popolare degli italiani e dei calabresi. Hanno bruciato il suo corpo, non hanno potuto distruggere la speranza dei giovani calabresi”.Numerose saranno le presenze che contribuiranno a rendere onore al ricordo a una donna divenuta simbolo della resistenza alla mafia.