Doccia fredda per circa 70 precari – tra infermieri, oss e altri operatori sanitari – dell’Asp di Vibo Valentia, che ieri si sono visti recapitare dalla terna commissariale una comunicazione che annunciava loro l’intenzione di non prorogare i contratti di lavoro. In altre parole, i commissari, guidati dall’ex prefetto di Reggio Calabria, Vincenzo Piscitelli, hanno ritenuto di non poter rinnovare i contratti, che cominceranno ad andare in scadenza il 31 ottobre sino alla fine dell’anno. Una situazione che oltre a rappresentare l’ennesima bomba sociale innescata, dischiude sinistre prospettive sulla già disastrata sanità vibonese. La notizia è stata comunicata ieri dai commissari straordinari ai sindacati, che oggi hanno indetto una conferenza stampa d’urgenza per esporre la situazione.

«È stato è un fulmine a ciel sereno – afferma Luciano Contartese, della Fp Cgil -. La prima scadenza è fissata al 31 ottobre e il contraccolpo su molti servizi ospedalieri sarà immediato. Interi servizi cesseranno o smetteranno di funzionare al meglio. Ma siamo sindacati e la nostra preoccupazione ora è anzitutto per i lavoratori, gli stessi assunti durante il Covid, quelli che venivano chiamati eroi e ora vengono messi alla porta».

Nel mirino dei sindacati c’è anche la Regione, che, secondo quanto riferito dai commissari, ha mandato una lettera dove rimarca la necessità di eliminare gli “esuberi”.

«Chiediamo urgentemente che la Regione Calabria torni subito sui suoi passi – conclude Contartese -, chiedendo l’attivazione immediata di un tavolo di concertazione con l’Asp e gli altri soggetti pubblici coinvolti per trovare insieme una soluzione. Nel frattempo però tutti i contratti vanno prorogati fino al 31 dicembre, perché non è giusto mandare a casa lavoratori».

Oltre a Contartese alla conferenza stampa hanno preso parte i segretari provinciali delle altre sigle sindacali: Antonino D’Aloi (Cisl Fp), Massimiliano Lo Gatto (Uil Fpl), Domenico Pafumi (Fials), Domenico La Bella (Nursind), Giuseppe Gliozzi (Nursingup).