«Durante il fine settimana appena trascorso, il primo della campagna vaccinale rivolta agli over 80, nella provincia di Crotone sono state 600 le persone che hanno ricevuto la somministrazione della prima dose del siero». Lo rende noto il presidente facente funzioni della Provincia di Crotone Simone Saporito.

«Doveroso - prosegue - è un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari dell'Asp di Crotone ed ai medici di famiglia per la solerte e tempestiva operatività con cui stanno gestendo la campagna vaccinale nel nostro territorio. Un ringraziamento per quanto già fatto rispetto ad altri territori, hanno ricevuto il siero tutti gli operatori del settore sanitario, gli uomini e le donne delle forze dell'ordine, e da tre giorni, da venerdì 5 marzo è iniziata la somministrazione agli over 80. Le dosi di vaccino sono state somministrare anche nelle Rsa presenti sul territorio. Un servizio complesso e ben organizzato che sta vedendo il personale sanitario recarsi nei comuni della nostra provincia grazie anche all'aiuto ed al contributo dei medici di famiglia. Una rete che sta funzionando e che deve far riflettere sulle concrete possibilità e sulle esigenze sanitarie della nostra provincia».

«E il pensiero - afferma Saporito - va al servizio di emodinamica che l'ospedale S.Giovanni di Dio di Crotone è pronto ad accogliere e per il quale il dott.Arena ha già fatto predisporre due stanze, ed il cui costo complessivo per le necessarie attrezzature è di 600.000 euro. Si tratta di una battaglia per la salute che ha visto la Provincia di Crotone in prima linea, con il lavoro svolto dall'ex consigliere Carcea e dall'allora Presidente della Provincia Ugo Pugliese. Il dott. Giuseppe Varrina, nella sua qualità di presidente provinciale dei medici di famiglia e altri medici e specialisti anche del Policlinico Gemelli, hanno effettuato una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione attraverso una raccolta firme, per ribadire che a fronte di 200 mila abitanti e di 100 casi di infartuati all'anno, il servizio di emodinamica non è più rinviabile, ma deve costituire la priorità. Il diritto alla salute, a cure adeguate e nel proprio territorio si tutela e si persegue con azioni concrete che devono riguardare l'organizzazione dell'assistenza sanitaria nel suo complesso».

«È necessaria - conclude Saporito - un'azione integrata ed è per questo che anche gli interventi già previsti ma non avviati devono essere sbloccati, è il caso della nuova casa di salute a Campizzi Mesoraca, i cui fondi sono già stati previsti ed erogati ma i cui lavori non sono stati ancora appaltati. Il nostro territorio, la Calabria, devono ripartire con un progetto globale di ripresa e di rilancio».