Sono due i progetti presentati per la riconversione dell’ex ospedale di Siderno in Casa della Salute. Ad illustrarli ieri il commissario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia insieme al sindaco Mariateresa Fragomeni nel corso di un’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato i sindaci del territorio, le associazioni ed i comitati al fine di valutare e confermare la soluzione progettuale più utile e funzionale alla struttura sidernese.

 «È chiaro che il potenziamento dei servizi sul territorio sia un crocevia fondamentale per la tutela della salute dei cittadini dell’intera Locride – ha affermato il sindaco - e che, pertanto, una decisione di tale importanza necessita del coinvolgimento dell’intero territorio. La soluzione A – ha evidenziato il primo cittadino sidernese - prevede un intervento sulla parte anteriore su tre piani, mentre il piano B, quello che io auspico venga approvato, prevede il recupero dell’ala posteriore con l’aggiunta di una nuova struttura». Per il commissario Asp, se non ci saranno intoppi, nel giro di due anni la nuova casa della salute possa vedere la luce e diventare operativa. «Siamo nelle condizioni di implementare anche il personale sanitario» ha spiegato il manager.

Alla Di Furia è stato consegnato un documento in cui sono state illustrate alcune criticità sanitarie sul territorio. La novità è rappresentata dalla modalità di consegna: donne e uomini, in rappresentanza dei cittadini della Locride, hanno indossato dei "gilet gialli". «Tale scelta – sostiene il portavoce del movimento Pino Mammoliti - al momento meramente simbolica, vuole esprimere la determinazione oramai acquisita dopo tante vane promesse, di procedere con forme più estreme di indignazione civile, per tutelare il diritto alla salute».