VIDEO | Una sanità regionale con diverse criticità ma anche una rete istituzionale capace di dare risposte, quando sollecitata. Questo il quadro delineato nella relazione annuale illustrata questa mattina dalla garante per la Salute della Regione Calabria. Citato anche il network LaC per il contributo reso a denunciare criticità
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«Migliaia le segnalazioni pervenute. Grazie al supporto delle autorità sanitarie territoriali, abbiamo dato tempestivo riscontro nel 90% dei casi. Il quadro che emerge mette in luce anziani in abbandono, pazienti oncologici con difficoltà ad accedere alle prestazioni per lunghi tempi di attesa. Il dato più allarmante è quello della rinuncia alle cure. Un fenomeno che attraversa tutte le età, ma soprattutto gli anziani, che spesso rinunciano per lunghi tempi di attesa e difficoltà economiche».
Presentata questa mattina nella sala Federica Monteleone di palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale a Reggio la relazione annuale della prima garante per la Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli. Numerosi le criticità segnalate e i casi presi in carico dalla garante Stanganelli. Grazie al prezioso supporto della rete istituzionale da lei attivati, sono state date le risposte attese dai cittadini.
I nodi da sciogliere e la forza della rete
«Le segnalazioni sono arrivate soprattutto da Reggio Calabria anche se le varie tipologie di criticità si riscontrano su tutto il territorio regionale. Questi i principali nodi: lunghe liste di attesa, sovraffollamento dei pronto soccorso, carenze strutturali e organizzative, difficoltà di rapportarsi ai cup, malfunzionamento e numero insufficiente di macchinari, costi proibitivi per visite specialistiche ed esami diagnostici. Ma criticità si registrano sul fronte dell’assistenza domiciliare, della sanità psichiatrica, dell’assistenza territoriale e dei consultori familiari. Insomma c’è tanto su cui lavorare ma il senso di questo incontro di oggi vuole essere anche quello di lanciare anche un messaggio positivo. È il lavoro di rete a vincere», ha spiegato la garante Anna Maria Stanganelli.
Gli impegni del Ministro Schillaci
Un incontro, animato dall’orchestra giovani dello Stretto diretta dal maestro Alessandro Monorchio, nel quale è intervenuto da remoto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci. «Stiamo potenziando le capacità del servizio sanitario nazionale per rafforzare le prestazioni che la cittadinanza chiede. Stiamo investendo sulle risorse umane e, con i fondi de Pnrr, stiamo riformando l’assistenza territoriale. Come già illustrato lo scorso febbraio, in occasione della giornata mondiale contro il cancro e dell’iniziativa in memora della giudice Lilia Gaeta, la lotta ai tumori, e dunque i pazienti oncologici, restano una nostra priorità». Così il ministro Orazio Schillaci collegato da remoto.
Il lavoro di squadra
L’incontro odierno è stato anche occasione per illustrare pure le soluzioni sollecitate dalla garante Stanganelli e trovate grazie alla rete con le altre istituzioni oggi presenti e che hanno ricevuto un riconoscimento per il contributo offerto. «La garante per la Salute, come l’ordine dei medici, ha a cuore la buona salute anche della professione. Dunque il suo supporto è davvero prezioso per migliorare le condizioni della nostra sanità», ha sottolineato Pasquale Veneziano, presidente dell’ordine di medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Reggio Calabria.
«Il livello di civiltà di una regione si misura anche dalla qualità delle prestazioni sanitarie. Il presidente Occhiuto sta risollevando la sanità in questa regione dopo 12 anni di commissariamento. L’operato della garante Stanganelli, nominata nel 2022 attuando una legge ferma da anni, è uno dei volti di questa Regione che lavora. È il caso di ricordare l’istituzionalizzazione del tavolo socio-sanitario che sto presiedendo io e che consentirà di trasferite ai territori oltre trecento milioni di euro. Ne trarranno beneficio, soprattutto, le persone fragili, i cui diritti costituzionali sono a rischio», ha sottolineato la vicepresidente della Regione Giuseppina Princi.
«Ad un anno dall'insediamento, l'azione del Garante, cooperando con le Istituzioni sanitarie e con questa presidenza, si è meritoriamente collocata al crocevia tra la promozione di politiche preventive e la gestione delle criticità poste alla sua attenzione. Nonostante le molteplici criticità della sanità, il Garante ha fronteggiato una sfilza di sfide, in un contesto in cui risorse limitate, difficoltà infrastrutturali e situazioni di emergenza hanno rappresentato ostacoli significativi. Attraverso il suo impegno, si è favorita la soluzione di tante problematiche nel corso di questo primo anno di attività che si chiude con un bilancio positivo», queste le considerazioni del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso.
Il ruolo dell’informazione
Presente il presidente dell’ordine dei giornalisti Giuseppe Soluri, premiato durante la manifestazione, per sottolineare anche la preziosa collaborazione dei giornalisti attivi sui territori. «Il compito dei giornalisti è proprio quello di segnalare ciò che non va e che deve essere migliorato. Per altro la sanità in questa regione rappresenta un vulnus antico. Dunque il contributo dei giornalisti, nell’adempimento del loro dovere di cronaca, si rivela importante. Un lavoro essenziale al miglioramento delle condizioni del settore sanitario particolarmente critico».
Spazio anche alle problematiche, come quella del degrado ambientale nel reggino, e alle storie portate alla luce grazie all’opera dei giornalisti. Quella del giovanissimo Mariano, quella del signor Crucitti. Tra le testate citate e ringraziate dalla garante Stanganelli anche il nostro network rappresentato da Francesca Lagatta che ha dato voce alla storia di un bimbo quattordicenne costretto a rivolgersi al Nord per le lunghe liste d’attesa, poi operato di tonsillectomia a Cosenza.