VIDEO | Due interventi sono stati portati a termine grazie alla chirurgia robotica da donatore vivente. In campo due equipe mediche impegnate: l'U.O Urologia e Chirurgia Generale
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Sei trapianti in quattro giorni a certificare che la buona sanità la si può trovare nel profondo sud del Paese e in Calabria. Il grande lavoro è stato portato a termine al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria con numeri record. Si tratta di un miracolo di tecnologia, passione e amore legati al grande gesto della donazione. Due dei sei trapianti sono stati portati a termine da donatore vivente, con la macchina organizzativa dell'ospedale reggino che si è fatta trovare pronta in ogni sua componente.
Per ottenere questo grande risultato in campo due equipe mediche: l'U.O. Urologia e Chirurgia Generale, dirette rispettivamente dal dottor Edoardo Sgrò e dal dottor Salvatore Costarella, dagli anestesisti Tania Franco e Loredana Panzera, alla presenza della professoressa Lucrezia Furian del Centro Trapianti dell’Università di Padova.
Chirurgia robotica
«Siamo particolarmente orgogliosi – racconta il direttore sanitario Costarella – perché in questi ultimi giorni il lavoro svolto per questi trapianti renali ha visto un impegno non indifferente». Nei due casi relativi ai donatori viventi, è stata utilizzata la chirurgia robotica. «Messa in piedi una macchina organizzativa per un traguardo così difficile ma portata avanti da professionisti straordinari che hanno reso possibile questo risultato. In così pochi giorni è un risultato veramente eccezionale». Continua a leggere su IlReggino.it